Quest’anno, visto che i miei familiari erano tutti impegnati la domenica di Pasqua, ho deciso di fare qualcosa di “diverso” dalle solite abbuffate con parenti e amici, cioè qualcosa di utile e appagante. Mi sono alzato presto e col treno (per fortuna a costo zero perché sono un ex ferroviere!) sono andato a Collecchio, dove mi ha “preso su” Marco, un collega (Guardia Ecologica Volontaria Legambiente GELA di Parma).

Siamo andati al Monte Fuso per un servizio di vigilanza ambientale nel Parco. Tempo non troppo bello, aria fresca e nuvole scure che non davano molte possibilità al sole di farsi vedere! Siamo arrivati in anticipo ma non per un buon caffè al Rifugio; ci siamo fatti un primo giro: una tranquillità e una pace incredibili, solo il rumore delle foglie mosse dal vento e cinguettii di uccelli. Ci siamo soffermati parecchio a osservare gli animali dentro il recinto, i grandi alberi tra cui degli enormi ciliegi tutti in fila (ho esposto il desiderio di averne uno davanti a casa mia, il più grosso, e Marco ha proposto di prenderlo su!!!).

Con l’arrivo della gente, abbiamo iniziato il nostro servizio, girando a piedi, controllando che venisse rispettato il regolamento del parco alternando con delle sane discussioni di botanica, funghi, animali e quant’altro fino all’ora di pranzo. Nel frattempo era uscito anche un po’ di sole e il parco si stava riempiendo di famiglie e gruppi di amici alla ricerca di una giornata nella natura; tanti bambini nella zona giochi, tanti grandi intorno ai barbecue e ai tavoli. Una coppia a cavallo alla ricerca dell’ippovia. Facciamo anche un giro in macchina per allargare la nostra zona di attività perché al ristorante troviamo il pienone e ci tocca aspettare parecchio! Ottimo giro. Non troviamo assolutamente nulla da segnalare! Oggi sono tutti “buoni”!

Ottimo anche il pranzo al rifugio nonostante l’orario: le 14,30! Che fame!

Nel pomeriggio riprendiamo i nostri giri chiacchierando anche con la gente che sembra ben disposta con le Guardie Ecologiche Volontarie, godendo della serenità e pace che il posto e la natura concedono.

Rientro alle 20,00 contento di aver passato veramente una Pasqua “diversa” ma migliore di tante altre!

Domenico