Piano rifiuti, asse Parma-Reggio:
porta a porta e chiusura inceneritori
Il delegato all'Ambiente e l'assessore reggiano Tutino puntano
a fare gioco di squadra per innovare la gestione della spazzatura.
Il presidente Legambiente Frattini: "Garanzie dalla Regione
perché impianti vengano chiusi"
RIFIUTI DA FUORI, MOBILITAZIONE CONTRO IL DECRETO
Se n'è discusso in un convegno - "Un anno di raccolta differenziata spinta" promosso da Legambiente al Bizzozero, che ha visto la partecipazione dei due assessori di Parma e Reggio, Gabriele Folli e Mirko Tutino, Raphael Rossi di Iren, Fabio Faccini (Coop Cigno Verde) e Lorenzo Frattini presidente Legambiente Emilia Romagna. A moderare il dibattito il giornalista della Gazzetta di Parma Stefano Pileri.
"E' positivo - ha detto Tutino - che il Piano rifiuti avvenga con la prossima legislatura, può diventare un argomento sul quale riflettere con la nuova Amministrazione. A quel tavolo le nostre due città possono rappresentare un fattore importante per portare spinte innovative nel campo dei rifiuti. Dobbiamo chiedere che in tutte le aree si introduca il porta a porta spinto sul residuo e si vada a disattivare gli impianti di incenerimento esistenti. Se insieme alle altre città faremo questo percorso, avremo una regione all'altezza delle Fiandre".
D'accordo Folli: "Importante che ci sia strategia di area vasta, con una politica non calata dal tetto. Se tutti seguissero l'esempio di Parma nel 2020 spegneremo sette inceneritori. Percorso condiviso da tutti gli enti locali con una guida di area vasta è la strada su cui andare". Il post incenerimento è un tema su cui anche Legambiente chiede impegni precisi alla Regione e agli enti locali. Frattini: "Se si fa il Piano servono garanzie reali per dismettere gli impianti. Alla nuova Giunta chiederemo che ci siano strumenti forti affinché gli inceneritori vengano chiusi e che la politica governi le aziende. Si decida se sono i sindaci che controllano le società o sono le multiutility a controllarli".
Il dibattito ha toccato pure la situazione della raccolta in città. Folli ha ribadito i risultati raggiunti dal porta a porta, con la riduzione dei costi di smaltimento per il residuo (meno tre milioni di euro), ma un aumento per quelli della raccolta. L'assessore è tornato anche sulle criticità, stigmatizzando gli abbandoni dei rifiuti: "Un fenomeno inaccettabile, ma rappresentano 47 tonnellate su 42mila, lo 0,09% Sono situazioni
che una volta a regime devono sparire". Diverse le novità annunciate: oltre alla tariffa puntuale, nel 2015, si stanno studiando nuovi orari per la raccolta e per ridurre i tempi di esposizione. Partirà anche un porta a porta del verde. (raffaele castagno)
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