articolo pubblicato su Rossoparma (quotidiano on line)
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Convegno a Legambiente, Tutino vuole seguire la
strada di Folli. E grazie...mandano la roba al Paip
foto ricordo di una grande sintonia
Riceviamo e pubblichiamo:
Identità di vedute fra gli assessori Folli e Tutino al convengo di Legambiente. Folli "La raccolta differenziata è una battaglia di civiltà". Tutino: Faremo coma Parma"
Incontro ravvicinato fra Parma e Reggio sulla raccolta differenziata dei rifiuti.
Al convengo promosso da Legambiente, condotto da Stefano Pileri della Gazzetta di Parma sono intervenuti i due assessori Gabriele Folli e Mirko Tutino, insieme a Raphael Rossi, consulente di Iren per la raccolta differenziata di Parma, Lorenzo Frattini, presidente regionale di Legambiente e Fabio Faccini, presidente della cooperativa sociale "Il Cigno Verde", che opera nella raccolta per conto di Iren.
Nessuno scontro, anzi, perfetta identità di vedute fra tutti gli intervenuti: la soluzione adottata a Parma è quella giusta e bisogna proseguire su questa strada, sia per Legambiente, che per lo stesso comune di Reggio Emilia, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che nessuno si nasconde.
Alessandra Uni delle Guardie Ecologiche di Legambiente, sostenendo senza riserve la strada intrapresa, ha però evidenziato il malessere dei cittadini ("durante i controlli siamo persino stati insultati, ma è giusto continuare per il bene della collettività"). La Uni ha annunciato che finora le guardie di Legambiente hanno svolto 48 servizi di vigilanza, che hanno portato a 46 segnalazioni di comportamenti scorretti e alle prime 6 sanzioni.
Gabriele Folli ha invece ripercorso la strada fatta dal novembre 2012: la raccolta differenziata a Parma è passata dal 48% al 69,8% del maggio scorso, con una media nel primo semestre del 2014 del 64,4% e una proiezione di oltre il 67% sul totale annuo. L'assessore ha anche annunciato che lo smaltimento si è notevolmente ridotto: essendo passata da 280 a 160 kg l'anno per abitante, Parma è la migliore in Regione. Quanto ai costi si registra una lieve riduzione di 453.000 euro l'anno (l'aumento delle spese per la raccolta viene compensato dalla riduzione di spesa per lo smaltimento). Quanto agli abbandoni restano un fatto odioso per quanto numericamente marginale: 47 tonnellate abbandonate contro le 48.142 raccolte, meno dello 0,1%, cioè mezzo chilo per abitante.
E dall'anno prossimo arriverà la tariffa puntuale "un fatto di equità", la ha definita Folli e "un potente incentivo a ridurre la produzione di rifiuti"
L'assessore di Reggio Mirko Tutino ha ricordato che le due città sono partite da situazioni molto diverse (a Reggio c'erano gli impianti, a Parma no) e i costi di smaltimento erano molto divaricati (assai più elevati a Parma). Quindi a Reggio, per necessità anche di bilancio, si è avviato un porta a porta più graduale, ma che punta allo stesso obiettivo finale: niente più cassonetti per l'indifferenziato, che sarà raccolto porta a porta insieme alla frazione di umido. "Il nostro traguardo – ha concluso Tutino - è quello di raggiungere i risultati di Parma con analogo sistema, che andrebbe imposto a livello regionale per fare un discorso corretto e comune di area vasta".
Discorso, questo, condiviso anche da Lorenzo Frattini di Legambiente, che ha elogiato il coraggio e la determinazione dimostrati dall'Amministrazione di Parma, invocando però chiarezza sul rapporto fra Comuni e multiutility e soprattutto sull'utilizzo degli impianti di
smaltimento esistenti, sul quale occorre dare certezze ai comuni e soprattutto ai cittadini.