Conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa "Le mani sulla Montagna" ciclo di incontri sui temi che oggi interessano il nostro territorio Durante la conferenza saranno distribuiti i materiali informativi agli organi di stampa.
Mercoledi 4 aprile alle 17.30 presso la biblioteca MANARA p.zza Manara, 1 Borgo val di Taro (PR) Per Parma: martedi 3 aprile alle ore 11.00 presso la sede WWF p.zza Rondani, 3 PARMA
per informazioni:
tratto dal sito www.ambiente.parma.it
Oggi il nostro Appennino soffre di abbandono: mancano politiche forestali, manca il pascolo che manteneva le praterie (elemento essenziale di biodiversità), si è dissolta la rete produttiva, manca in generale l'investimento umano nel "sistema appennino".
In questa situazione di indebolimento economico e culturale, gli uomini diventano voraci e i territori vengono svenduti, vuoi a forme di turismo irrispettose dell'ambiente, vuoi ad iniziative predatorie di sfruttamento delle risorse (acqua, vento, foreste, suoli). Inoltre l'attenzione all'ambiente, che per anni ha giustamente spinto la tutela degli habitat attraverso forme di vincoli, oggi è avvertita da molti come un'ulteriore forma di espropriazione della sovranità locale.
Le amministrazioni, impoverite dalla crisi economica e pressate dai costi dei servizi, rischiano la sudditanza al potere economico per il miraggio di guadagni immediati, rinunciando ad una seria e lungimirante programmazione. Spesso questa neo-colonizzazione avviene propagandisticamente in nome della salvaguardia del pianeta e dell'occupazione, ma senza il coinvolgimento della collettività.
Anche le nuove opportunità date dalle rinnovabili, se al di fuori di una pianificazione intelligente e del coinvolgimento dei cittadini, rischiano di portare introiti irrilevanti per le amministrazioni, scarsi esiti sull'occupazione, a fronte di un uso del territorio spesso irrispettoso. L'unica cosa certa è sempre il ritorno di capitale per gli investitori, che solitamente sono del tutto estranei al territorio e incuranti del suo destino, quando non colpevolmente spregiudicati.
Non vogliamo essere terra di conquista.
L'attuale crisi ha evidenziato per lo meno il fallimento di un certo modello di sviluppo, che qui vorremmo mettere in discussione: informandoci e informando con obiettività, valutando i dati e le situazioni con l'aiuto di esperti, per contribuire a formare una coscienza critica diffusa, che consenta di elaborare e proporre alternative credibili a sostegno della nostra montagna.
tratto dal sito http://bologna.repubblica.it
Montagna: Appennino in crisi, un ciclo di convegni per parlarne
Reggio Emilia, 22 mar. (Adnkronos) - Un ciclo di quattro convegni per accendere i riflettori sulle criticita' del "sistema appennino" e denunciare la mancanza di politiche forestali adeguate, del pascolo che manteneva le praterie garantendo la biodiversita', della rete produttiva e dell'investimento umano. L'iniziativa "Le mani sulla montagna", a partire dal 14 aprile, fara' il punto su un indebolimento economico e culturale al quale si aggiungono forme di turismo irrispettose dell'ambiente e di sfruttamento intensivo delle risorse. Un contesto in cui anche le opportunita' rappresentate dalle rinnovabili rischiano, al di fuori di una pianificazione intelligente e del coinvolgimento dei cittadini, di non essere sfruttate al meglio. Ad aprire il programma, il 14 aprile, sara' il magistrato Donato Ceglie che parlera' di "Ecomafie e crimini ambientali: il ruolo delle istituzioni e della societa' civile, le risposte giudiziarie" (Foro Boario di Fornovo di Taro), seguira' l'incontro dedicato alle "Cave ofiolitiche a rischio amianto" (21 aprile, Sala consiliare della Comunita' montana ovest di Borgo Val di Taro, con rappresentati di Legambiente, Arpa Reggio Emilia e associazione Isde). "I prelievi di acque minerali in montagna" si svolgera' il 4 maggio nella sala convegni del seminario vescovile di Bedonia, con Renzo Valloni dell'Universita' di Parma. Chiude il ciclo l'incontro "Energie rinnovabili e ambiente montano: luci e ombre", il 12 maggio, presso la societa' di mutuo soccorso Renato Imbriani di Borgo Val di Taro, con rappresenti di Cai - Tam, Universita' di Parma e Mountain Wilderness (LEGGI TUTTO)
tratto dal sito www.mountainblog.it
MONTAGNA: APPENNINO IN CRISI Dal 14 aprile, un ciclo di convegni
Un ciclo di quattro convegni per accendere i riflettori sulle criticità del “sistema appennino” e denunciare la mancanza di politiche forestali adeguate, del pascolo che manteneva le praterie garantendo la biodiversità, della rete produttiva e dell’investimento umano.
L’iniziativa “Le mani sulla montagna”, a partire dal 14 aprile, farà il punto su un indebolimento economico e culturale al quale si aggiungono forme di turismo irrispettose dell’ambiente e di sfruttamento intensivo delle risorse.
Un contesto in cui anche le opportunità rappresentate dalle rinnovabili rischiano, al di fuori di una pianificazione intelligente e del coinvolgimento dei cittadini, di non essere sfruttate al meglio.
Ad aprire il programma, il 14 aprile, sarà il magistrato Donato Ceglie che parlerà di “Ecomafie e crimini ambientali: il ruolo delle istituzioni e della società civile, le risposte giudiziarie” (Foro Boario di Fornovo di Taro), seguirà l’incontro dedicato alle “Cave ofiolitiche a rischio amianto” (21 aprile, Sala consiliare della Comunità montana ovest di Borgo Val di Taro, con rappresentati di Legambiente, Arpa Reggio Emilia e associazione Isde).
“I prelievi di acque minerali in montagna” si svolgerà il 4 maggio nella sala convegni del seminario vescovile di Bedonia, con Renzo Valloni dell’Università di Parma. Chiude il ciclo l’incontro “Energie rinnovabili e ambiente montano: luci e ombre”, il 12 maggio, presso la società di mutuo soccorso Renato Imbriani di Borgo Val di Taro, con rappresenti di Cai – Tam, Università di Parma e Mountain Wilderness.
(Fonte: AdnKronos) (LEGGI TUTTO)