Il monitoraggio della fauna minore- biodiversità si svolgerà nei seguenti periodi:

  1. febbraio-marzo per la deposizione delle uova

  2. maggio–giugno per il canto estivo.



in allegato la scheda per la rilevazione, la relazione dell'incotro tenutosi a Bologna e un interessante presentazione della fauna minore ad opera di L.Borettini.

dal sito www.icborgotaro.it   PROGETTO UN GIGANTE PER AMICO…Cl. 2 Primaria Cpl

Le classi 2^A e 2^B della Scuola Primaria di Borgotaro hanno iniziato il progetto di quest’anno scolastico, “Un gigante per amico”, con una visita ai maestosi alberi di Porcigatone. Grazie alle guide esperte della G.E.L.A. hanno potuto ammirare e riconoscere questi giganti, l’ambiente in cui vivono e i loro preziosi frutti. La visita è raccontata dai nostri giornalisti della redazione TG NEWS SECONDE.{youtube}quMjOhC5Rv4{/youtube}UN PO DI STORIA

 Approfondimento Grande successo di pubblico all’inaugurazione della mostra "I testimoni del bosco" – Video TG videotaro Video TG Videotaro del 6 settembre 2011 : successo della mostra "I Testimoni del Bosco"  Dal sito videotaro.it 

...elenco degli intervenuti, tra le altre persone presenti, all’inaugurazione della mostra “I Testimoni del Bosco” in Borgo Val di Taro il 04 settembre 2011 (salvo errori e omissioni ...):
Roberto Larini – Presidente del Raggruppamento delle Guardie Ecologiche della Legambiente (G.E.L.A.) di Parma;
Maria Luisa Borettini – Presidente GGEV di Reggio Emilia (recentemente eletta videpresidente di FederGEV Emilia Romagna);
Elena Borgatti – Presidente del Circolo Legambiente di Borgotaro;
Matteo Daffadà – Assessore Protezione Civile del Comune di Borgo Val di Taro (PR);
Giuseppe Delnevo – Assessore Lavori Pubblici del Comune di Borgo Val di Taro (PR);
Omar Olivieri – Consigliere Comunale con delega alla “Sagra del Fungo Porcino di Borgotaro”;
Roberto Dellapina – Fugo I.G.P. di Borgotaro;
Luciano Allegri – C.A.I. Alta Valtaro;
Marco Ficarelli – Gruppo A.N.A. di Borgotaro;
Guido Sardela – Riserva Naturale Oasi dei Ghirardi;
Antonia Cavalieri – collaboratrice all’iniziativa
Coordinamento GELA Parma : Bassoni Alessandra – Scarpenti Domenico - Spagnoli Roberto – Zanzucchi Pietro
Paolo,Paolo,Anna,Ignazio,Luisa dei GGEV Reggio Emilia
media: Franco Brugnoli Gazzetta di Parma – Valerio Agitati Taro News – Mauro Delgrosso Valtaro.it – Stefano Berni Video Taro
approfondimenti

Approfondimento 04-09-2011 Video dell'inaugurazione della Mostra "I testimoni del bosco" - Museo delle Mura a Borgotaro (PR)

 La Mostra “I testimoni del bosco” al Museo delle Mura a Borgotaro

sarà aperta (vista la richiesta) straordinariamente domenica 9 ottobre  .....sarà l’ultima occasione per poterla visitare; 

Museo delle Mura i Giganti del Bosco Mostra interviste 04-09-2011.wmv  

interviste alla GELA Pietro ed a Maria Luisa Borettini – Presidente GGEV di Reggio Emilia (recentemente eletta videpresidente di FederGEV Emilia Romagna){youtube}EuTm4q3_p1g{/youtube}

Museo delle Mura i Giganti Protetti GELA mostra 04-09-2011.wmv   immagini della mostra 
{youtube}fhz4I92S1sI{/youtube} immagini nel sito valtaro.it  Borgotaro 4 Settembre 2011 Immagini dal Museo delle Mura "I testimoni del bosco":inaugurata la mostra sugli alberi monumentali

Approfondimento "Lavori in corso" al Museo delle Mura - alcune immagini e video.

 

 Il Raggruppamento delle Guardie Ecologiche Volontarie della Legambiente di Parma (GELA)1image004 inizia l’anno 2011 con un’attività di Educazione Ambientale  rivolta a sensibilizzare al rispetto della natur1image006a attraverso un’escursione davvero strepitosa: CIASPOLATA- PASSEGGIATA SUL MOLINATICO sulle tracce del Lupo per festeggiare al chiaro della Luna piena fra i boschi di faggio del Monte Molinatico

Accompagnatori GELA: Luciano Cresci, Mario Larini e Costa Giorgio
 

Resoconto, immagini e considerazioni sul "Ritrovamento di una carcassa di Lupo" 

Controllo_Territtorio_Berceto_ 
"Uscire a controllare il territorio è l’attività che preferiamo, appena abbiamo la possibilità cerchiamo di uscire per i vari servizi Gela
 
 
 

 

Controllo_Territtorio_Berceto__6

L’ambiente che preferiamo è il bosco con i suoi rumori (animali … ruscelli, ecc.), i suoi odori (resine, pollini, ecc.) e soprattutto i suoi colori e panorami che offre (Alessandra porta sempre con se la fotocamera, per cercare di coglierne tutti i particolari).

 

 Controllo_Territtorio_Berceto__2

Alcuni giorni fa abbiamo eseguito vari controlli, tra i quali la verifica del taglio di alberi e arbusti in corrispondenza di una linea telefonica, in una zona boschiva ai margini di prati e ruscelli poco distante da Berceto nella zona di confine con il Comune di Terenzo.

 

Sopralluogo_carcassa_Lupo_9

 

Dopo una breve passeggiata, lungo un sentiero in prossimità di tale linea telefonica, abbiamo sentito un potente odore: ci avviciniamo e scopriamo la carcassa di un’animale che sembra a prima vista un “grosso cane”.

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BOZZA x NUOVOSTATUTO e REGOLAMENTO GENERALE dell’Associazione Federativa FEDERGEV EMILIA ROMAGNA

in fase di discussione ... in attesa dell'approvazione da parte dell'Assemblea di FederGEV ER ...  

BOZZA x NUOVOSTATUTO

TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI

Art 1
Denominazione. Scopo. Principi
E’ costituita ai sensi della Legge 11 Agosto 1991 n.266 (Legge quadro sul volontariato), della recepente L.R. 21 Febbraio 2005 n.12 e delle disposizioni del Codice Civile inerenti le associazioni non riconosciute, un’Associazione dei Raggruppamenti Provinciali delle Guardie Ecologiche Volontarie della Regione Emilia Romagna (L.R. 23/1989) denominata “Federazione Regionale dei Raggruppamenti Provinciali delle GEV” enunciabile brevemente in FEDERGEV EMILIA-ROMAGNA (che può essere ulteriormente abbreviala in FEDERGEV ER) o anche individuata come “GEV Emilia-Romagna”. La Federazione si configura quale Associazione di volontariato di secondo livello ed è gestita, nei modi stabiliti dalle leggi vigenti e dal presente Statuto, direttamente dalle Organizzazioni di Volontariato aderenti.
La FederGEV Emilia-Romagna è caratterizzala dai seguenti principi:
-assenza di lucro;
-assenza di remunerazione degli associati, sotto qualsiasi forma;
-elettività e gratuità delle cariche associative;
-gratuità delle prestazioni fornite dagli associati;
-obbligatorietà del bilancio (rendicontazione delle entrate e delle uscite);
-democraticità della struttura.

Art. 2
Sede
La Federgev Emilia-Romagna ha sede legale a Parma, in Strada del Taglio 6, 43100 presso il ”Centro Unificato di Protezione Civile Provinciale “ e sede operativa in Bologna, Via della Selva Pescarola 26, 40131 presso la Sede del CPGEV Bologna.

Art. 3
Oggetto
La Federgev Emilia-Romagna è l'Organizzazione di coordinamento dei Raggruppamenti Provinciali delle G.E.V., istituiti ai sensi della Legge Regionale 3 luglio 1989, n° 23 ed iscritti al Registro Regionale del Volontariato come previsto dall'art. 6 della legge 266/91 e successive modifiche ed integrazioni. La Federgev Emilia-Romagna aderisce alla Associazione Nazionale FEDERGEV ITALIA.
I Raggruppamenti Provinciali G.E.V. sono Associazioni autonome, dotate di propri Statuti e Regolamenti di Servizio. La Federgev Emilia-Romagna persegue il fine di tutelare l'ambiente e la biodiversità sostenendo, promuovendo, valorizzando e qualificando l'attività di volontariato dei Raggruppamenti Provinciali delle GEV ed in particolare si propone di:
1.favorire un effettivo legame ed un migliore rapporto di collaborazione fra tutti i Raggruppamenti Provinciali delle G.E.V.;
2.promuovere ed uniformare l'attività dei Raggruppamenti Provinciali delle G.E.V. individuando e proponendo ai Raggruppamenti esempi, modelli operativi e procedurali per rendere più efficace l’attività della Guardia Ecologica Volontaria nell’ambito della vigilanza, della contestazione e della verbalizzazione degli illeciti ambientali;
3.rappresentare a livello regionale e nazionale (Federgev Italia) presso le autorità competenti, gli interessi e le istanze delle Guardie Ecologiche Volontarie dell'Emilia Romagna;
4.fornire il supporto tecnico-amministrativo, informativo e legale al servizio dei singoli Raggruppamenti;
5.contribuire allo sviluppo ed al potenziamento del volontariato per la vigilanza ambientale e la protezione civile;
6.esprimere pareri e consulenze sui disegni di legge, regolamenti, direttive, convenzioni, piani, programmi e organizzazione della vigilanza ecologica, dell’educazione ambientale e della protezione civile;
7.promuovere e progettare ogni forma di studio, informazione, formazione e addestramento rivolto ai Raggruppamenti di G.E.V. aderenti;
8.proteggere i beni ambientali e paesaggistici, sviluppando le attività necessarie alla loro salvaguardia e favorendo il recupero degli ambienti degradati;
9.collaborare con gli Enti Pubblici competenti nel settore ambientale di protezione civile, in caso di pubbliche calamità e di emergenza di carattere ecologico;
10.sensibilizzare l'opinione pubblica a favore della tutela del patrimonio naturale e della salubrità dell'ambiente;
11.promuovere la cooperazione internazionale per la difesa della biodiversità.

La Federgev Emilia-Romagna si prefigge di fare quanto sopra elencato nel totale rispetto della autonomia gestionale ed organizzativa dei singoli Raggruppamenti e persegue le finalità sopra citate, previste dalle Leggi Regionali n. 23 del 3.7.89 e n. 26 del 29.7.83 e successive modifiche ed integrazioni.
Per raggiungere i suoi scopi, i quali non hanno ne potranno mai avere alcun fine di lucro e di speculazione, la Federgev Emilia-Romagna potrà svolgere tutte quelle attività che si reputino opportune, compresa la pubblicazione di notiziari nonché l'utilizzazione di Internet ed in genere di mezzi e tecniche multimediali.

Art. 4
Associati
Possono essere ammessi a far parte della Federgev Emilia-Romagna tutti i Raggruppamenti Provinciali delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie rispondenti ai requisiti previsti dalla Legge Regionale 23/89 e successive direttive regionali, iscritti nel Registro Regionale del Volontariato come previsto dall' Art. 6 della Legge n° 266 dell' 11 agosto 1991 e dall’Art. 2 della L.R. 12/2005, legalmente costituiti da almeno un anno, come previsto dalle normative nazionali e regionali vigenti in materia, e che presentino domanda scritta da cui si evinca l’autonomia e l’indipendenza gestionale ed organizzativa.
La domanda di ammissione dovrà essere corredata dai seguenti documenti: codice fiscale, bilancio economico dell’ associazione, elenco nominativo dei soci con Decreto di Approvazione di Guardia Ecologica Volontaria, Atto Costitutivo e Statuto del Raggruppamento, Regolamento di servizio e Iscrizione all’Albo Regionale del Volontariato.
Il Raggruppamento Provinciale iscritto o che chiede l’iscrizione deve essere costituito da almeno 30 guardie giurate ecologiche volontarie dotate di decreto prefettizio in corso di validità e atto di nomina della Provincia ai sensi della L.R. 23/89.
Le modificazioni, che i Raggruppamenti apporteranno al proprio Statuto dovranno essere comunicate al Consiglio Direttivo della Federgev Emilia-Romagna, mentre, per quanto riguarda le variazioni riguardanti il numero e l’assetto dei soci, queste dovranno essere aggiornate al Consiglio Direttivo della FederGEV ER con riferimento al 31 dicembre di ogni anno. La qualità di associato si perde per estinzione, recesso o esclusione dell'organizzazione associata. Il recesso da parte di un Raggruppamento deve essere comunicato in forma scritta alla Federgev Emilia-Romagna .

Art. 5
Esclusione dalla Federazione
Potranno essere esclusi dalla Federgev Emilia-Romagna, i Raggruppamenti che si trovino nelle seguenti condizioni:
violazione dello Statuto della Federazione;
mancato versamento della quota associativa per un anno e trascorsi ulteriori 3 mesi dall'invio del
sollecito;
perdita dei requisiti d’idoneità previsti dalla L.R.23/89;
perdita dei requisiti richiesti dal presente Statuto per far parte della FederGEV Emilia-Romagna;
attività in contrasto con i principi, lo spirito collaborativo e le finalità della Federazione;
utilizzazione indebita o non autorizzata del lavoro comune;
manifesta inattività o assenza ingiustificata alle riunioni per 4 riunioni consecutive;
indebita ingerenza in contatti o iniziative, per i quali la Federgev Emilia-Romagna ha ricevuto
un mandato di rappresentanza esclusivo formale e scritto;

Esperiti tutti i tentativi di comporre la vertenza, il C.D. contesterà gli addebiti in disanima al Raggruppamento interessato all’esclusione, tramite Raccomandata A.R.. Il C.D. contemporaneamente invierà – per conoscenza - copia della suddetta contestazione al Collegio dei Probiviri.
Il Raggruppamento inquisito, ha facoltà di replica scritta entro trenta (30) giorni dal ricevimento della raccomandata, presso il Collegio dei Probiviri, presentando documentazione a sua difesa. Il Consiglio dei Probiviri dovrà formulare entro trenta (30) giorni dal ricevimento della replica scritta del Raggruppamento inquisito, contenente ampia e specifica documentazione, la propria delibera. La delibera del Consiglio dei Probiviri sarà presentata poi alla prima Assemblea Regionale utile, e comunque entro e non oltre i sessanta (60) giorni dalla data di emissione della stessa. Il Consiglio dei Probiviri sarà direttamente convocato dal C.D. con richiesta scritta per presenziare l’Assemblea Regionale.
L’esclusione è deliberata dall’Assemblea Regionale, su proposta del C.D. in base alla delibera del Consiglio dei Probiviri, contenente specifica, esauriente e motivata documentazione.
Il socio escluso dovrà restituire entro 90 giorni mezzi e attrezzature (o parti di esse in relazione ad eventuali contributi propri per l’acquisto) di Federgev E.R. che ha ricevuto in comodato d’uso o in altra forma come stabilito dal Regolamento (vedi successivo art. 19).

TITOLO II
FINANZA E CONTABILITA’

Art. 6
Quota Associativa
La quota associativa a carico degli associati è annuale, viene quantificata dall' Assemblea Regionale su proposta del Consiglio Direttivo e dovrà essere versata entro il 31 Marzo di ogni anno.
La quota associativa non è frazionabile, né ripetibile, né rimborsabile in caso di recesso o di perdita della qualità di associato. Gli associati non in regola con il versamento delle quote e fino alla regolarizzazione della loro posizione, non possono partecipare alle riunioni dell'Assemblea Regionale, né prendere parte alle attività della Federazione, non sono elettori e non possono essere eletti alle cariche sociali.

Art. 7
Fondo Comune ed esercizi Sociali
II Fondo comune è costituito:
• dalle quote sociali iniziali versate da ciascun associato;
• da eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze di bilancio;
• da eventuali erogazioni, donazioni e lasciti;
• da eventuali contributi in capitale concessi dallo Stato, da Enti o Istituzioni pubbliche o private;
• da ogni bene mobile ed immobile che diverrà di proprietà della Federgev Emilia-Romagna .
Le entrate della Federazione sono costituite:
• dalle quote sociali annuali versate da ciascun associato;
• da contributi di privati;
• da contributi in esercizio dello Stato, dì Enti o di Istituzioni Pubbliche o Private;
• da rimborsi derivanti da convenzioni;
L'esercizio sociale chiude al 31 dicembre di ogni anno.
Entro centoventi (120) giorni dalla fine di ogni esercizio verrà predisposto dal Consiglio Direttivo il bilancio consuntivo dell'esercizio precedente ed il bilancio preventivo del successivo esercizio, da sottoporre al voto dell'Assemblea Regionale degli associati. Tutte le deliberazioni relative al Fondo comune, acquisti ed alienazioni di beni immobili, saranno di competenza dell'Assemblea Regionale, mentre acquisti ed alienazioni di beni mobili nonché la gestione di liquidità in danaro, saranno di competenza del Consiglio Direttivo.
Qualora a seguito della perdita della qualifica di Associato alla Federgev Emilia-Romagna, sorgesse qualsiasi controversia di carattere amministrativo, su di essa giudicherà in modo inappellabile, come arbitro ed amichevole compositore e senza onerose formalità procedurali, il Giudice di Pace competente ove ha sede legale la Federgev Emilia-Romagna.


TITOLO III
ORGANIZZAZIONE
Art. 8
Organi della Federazione
Sono Organi della Federgev Emilia-Romagna:
• L'Assemblea Regionale dei Raggruppamenti Provinciali delle G.E.V.;
• II Consiglio Direttivo;
• II Presidente e il/i Vice Presidente/i;
• Il Segretario;
• L' Economo;
• L’ Ufficio di Presidenza;
• II Collegio dei Revisori dei Conti;
• II Collegio dei Probiviri.
Tutte le cariche sono prestate a titolo gratuito ed hanno durata biennale.

Art. 9
Assemblea Regionale
L' Assemblea Regionale dei Raggruppamenti Provinciali delle GEV è il massimo organo (deliberante) della Federgev Emilia-Romagna. L' Assemblea Regionale è composta da 1 delegato ogni Raggruppamento provinciale più 1 delegato ogni trenta (30) G.E.V. effettive (dotate di decreto di guardia giurata ecologica volontaria valido) di ogni singolo Raggruppamento Provinciale, aderente alla Federazione, ad esempio: un raggruppamento con sessantadue (62) gev avrà tre (3) delegati. La designazione dovrà essere formulata su carta intestata e sottoscritta dal Rappresentante Legale di ogni Raggruppamento Provinciale. I Raggruppamenti Provinciali possono, in qualsiasi momento, sostituire i propri Rappresentanti effettivi o supplenti in seno alla Federgev Emilia-Romagna, dandone comunicazione scritta al Presidente.
L’Assemblea Regionale FEDERGEV può essere ordinaria o straordinaria. L'Assemblea Regionale ordinaria o straordinaria, deve essere convocata in prima seduta, e in seconda seduta almeno ventiquattro (24) ore dopo.
L'Assemblea ordinaria della Federazione è convocata dal Presidente, almeno una volta all'anno, entro il 31 maggio, per l'approvazione del bilancio consuntivo e del bilancio di previsione, con comunicazione scritta inviata con almeno 10 giorni di anticipo ai Presidenti dei Raggruppamenti Provinciali che ne fanno parte.
Hanno diritto ad intervenire all'Assemblea e al voto i Rappresentanti designati dai Raggruppamenti Provinciali in regola con il pagamento della quota annua di associazione (v. art.7). L'Assemblea ordinaria è regolarmente costituita, in prima convocazione, con la presenza di almeno la metà degli associati aventi diritto di voto e delibera a maggioranza assoluta (metà più uno dei presenti) e in seconda convocazione dai presenti aventi diritto di voto a maggioranza.
Le funzioni dell' Assemblea Ordinaria Regionale, come poi definito nell’art. 19, sono:
• stabilire la politica della Federazione;
• approvare i programmi annuali e poliennali di lavoro;
• esaminare e approvare il bilancio consuntivo dell'esercizio precedente e il bilancio preventivo dell’esercizio
successivo;
• eleggere il Consiglio Direttivo:
• eleggere il Collegio dei Revisori dei Conti:
• eleggere il Collegio dei Probiviri;
• deliberare sull’accoglimento o meno delle richieste di nuove adesioni e sulle eventuali sospensioni ed esclusioni (v. art.4, art.5, art.6). degli Associati
• esprimere pareri sui progetti di legge, regolamenti, direttive, convenzioni, piani e programmi in materia di educazione ambientale, vigilanza ecologica e protezione civile.
L’Assemblea Regionale in convocazione straordinaria è regolarmente costituita, in prima convocazione, con la presenza di almeno i tre quarti degli associati aventi diritto di voto e delibera a maggioranza dei presenti e in seconda convocazione dai presenti aventi diritto di voto a maggioranza.
Le funzioni dell' Assemblea Straordinaria Regionale, come poi definito nell’art. 19, sono:
• deliberare sulla modifica dell'Atto Costitutivo, dello Statuto e quanto altro a lei demandato per legge e per Statuto;
• deliberare sullo scioglimento dell’Associazione.

L'Assemblea Regionale è presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo, in mancanza dal Vice Presidente, in mancanza di entrambi l'Assemblea nomina un proprio Presidente. Il Presidente procede alla nomina di un Segretario verbalizzante. Spetta al Presidente dell' Assemblea constatare la regolarità delle presenze ed in genere il diritto di intervento all'assemblea. Il Presidente e il Segretario verbalizzante firmano il processo verbale redatto durante i lavori assembleari.

Art. 10
Consiglio Direttivo
La Federazione è coordinata da un Consiglio Direttivo che dura in carica due (2) anni, composto da un numero di componenti effettivi equivalente a quello dei Raggruppamenti Provinciali della Regione Emilia Romagna. Il Consiglio Direttivo della Federgev Emilia-Romagna è composto dai Presidenti dei Raggruppamenti Provinciali delle Guardie Ecologiche Volontarie aderenti alla Federgev Emilia-Romagna o da un loro delegato e viene eletto dalla Assemblea Regionale.
Alle riunioni del Consiglio Direttivo partecipano i membri effettivi, ovvero i Presidenti o loro delegati, comunque dotati di potere decisionale pieno, nonché, per motivata ragione, eventuali invitati richiesti ed autorizzati dalla Presidenza. Gli invitati possono prendere la parola ma non hanno diritto di voto.
Il Presidente e il Consiglio Direttivo si possono avvalere delle risorse umane presenti tra le G.E.V. della Regione, previo accordo con i Raggruppamenti Provinciali di appartenenza, valorizzando le capacità tecniche ed organizzative presenti e delegando a componenti del Consiglio o a G.E.V. dei Raggruppamenti funzioni operative, tecniche, organizzative e gestionali. I Raggruppamenti Provinciali possono, in qualsiasi momento, sostituire i propri Rappresentanti in seno alla Federgev Emilia-Romagna, dandone comunicazione scritta al Presidente.
Il Consiglio Direttivo elegge, adottando il principio della rotazione tra i Raggruppamenti e le Province, a scrutinio palese, nel proprio seno, un Presidente, uno o due Vice-Presidenti, il Segretario e l'Economo che costituiscono l'Ufficio di Presidenza. Il mandato di una stessa carica sociale non deve protrarsi per un periodo continuativo, superiore ai quattro (4) anni, onde favorire una maggiore responsabilità da parte di tutti i Raggruppamenti Provinciali. Nessun Compenso è dovuto ai membri del Consiglio.
Il Consiglio Direttivo verrà convocato anche a mezzo telefax o e-mail, con almeno sei (6) giorni feriali di anticipo, tutte le volte che sarà necessario e comunque almeno una volta ogni due mesi. Il Presidente, a seguito di richiesta sottoscritta da almeno 3 (tre) componenti il Consiglio Direttivo deve provvedere alla convocazione del Consiglio stesso entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta.
Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza effettiva della metà più uno dei consiglieri ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti tenuto conto delle modalità con cui si agisce all’interno degli organi sociali contenute nel Regolamento che è parte integrante al presente Statuto come definito nel successivo art. 19.
Il Consiglio è presieduto dal Presidente, in sua assenza dal Vice Presidente. Delle riunioni del Consiglio verrà redatto il relativo verbale, che verrà sottoscritto dal Presidente e dal Segretario verbalizzante, il medesimo sarà inviato a tutti i Raggruppamenti e sarà sottoposto all’approvazione nella successiva riunione.
II Consiglio Direttivo ha il compito di:
• eleggere il Presidente e i/il Vice Presidente, il Segretario e l’Economo;
• sviluppare la politica della Federgev Emilia-Romagna decisa dall'Assemblea Regionale;
• fissare le direttive generali delle attività per tutti i settori, con propria gestione o attraverso apposite Commissioni;
• esaminare e deliberare le richieste di ammissione dei nuovi Raggruppamenti e le eventuali esclusioni;
• proporre l’entità della quota sociale:
• deliberare misure (finanziarie e materiali) ordinarie e straordinarie in riferimento e nel rispetto delle direttive generali dettate dalla Assemblea della Federazione sulle attività da svolgere;
• promuovere nelle sedi appropriate la revisione ed il miglioramento della normativa relativa alla figura giuridica della G.E.V. e più in generale alla normativa posta a tutela dell’ambiente;
• nominare rappresentanti effettivi e supplenti all'Assemblea Generale della Federgev-ltalia:
• nominare eventuali rappresentanti negli Organi istituzionali e nelle Commissioni in cui sia prevista una rappresentanza della Federgev Emilia-Romagna:
• stabilire l'entità dei rimborsi spese ;
• adottare eventuali provvedimenti disciplinari di sua competenza (v. art. 5,art.6, art.7)
Le dimissioni dei Consiglieri devono essere presentate al Presidente del Consiglio Direttivo per iscritto. In caso di dimissioni, esclusione, decadenza o decesso dì un consigliere, il Consiglio Direttivo di Federgev Emilia-Romagna prenderà atto della nuova indicazione formulata dal corrispondente Raggruppamento provinciale. Nel caso di dimissioni della maggioranza dei membri, il Consiglio Direttivo decade e devono essere indette nuove elezioni. Entro 30 giorni dalla presentazione delle dimissioni il Presidente o, in sua assenza, il Vice Presidente, convoca l'Assemblea dei Rappresentanti delle Associazioni provinciali per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo.
Dalla data della presentazione delle dimissioni e sino al verificarsi degli adempimenti previsti dal precedente punto, il Consiglio Direttivo dimissionario provvede solo agli affari correnti o di ordinaria amministrazione.


Art. 11 Il Presidente e il Vice Presidente
II Presidente e i/il Vice Presidente/i sono eletti, fra i consiglieri, nella prima seduta dal Consiglio Direttivo, con la partecipazione di almeno i due terzi (2/3) dei componenti il Consiglio stesso e a maggioranza dei presenti (metà più uno), restano in carica due (2) anni, sino alla decadenza del Consiglio Direttivo ed esercitano le loro funzioni sino alla nomina dei successori. Il Presidente e il vice presidente non possono ricoprire la medesima carica per un periodo continuativo superiore ai quattro (4) anni.
Funzioni del Presidente:
• è il rappresentante legale della Federazione "Federgev Emilia-Romagna";
• convoca e presiede le riunioni dell'Assemblea della Federgev Emilia-Romagna, del Consiglio Direttivo, dell’Ufficio di Presidenza e ne stabilisce gli l'Ordini del Giorno;
• rappresenta la Federgev Emilia-Romagna in tutte le sedi istituzionali;
• vigila sul rispetto del Regolamento e sull'esecuzione delle deliberazioni adottate dagli organismi della Federazione ;
• presenta all'Assemblea della Federazione, su mandato del C.D., la relazione annuale sull'attività svolta, il bilancio consuntivo dell’esercizio precedente, il programma di indirizzo nelle sue linee guida ed il bilancio preventivo dell’esercizio in corso;
• riscuote coadiuvato dall’Economo, nell'interesse della Federgev Emilia-Romagna, somme da terzi rilasciando quietanza liberatoria.
II Vice Presidente sostituisce il Presidente, in sua assenza o impedimento, nell'esecuzione dei compiti e nelle funzioni previste dal presente articolo.


Art. 12 Il Segretario
Il segretario viene eletto, fra i consiglieri, nella prima seduta del Consiglio Direttivo. Il Segretario dura in carica due (2)anni, sino alla decadenza del Consiglio Direttivo stesso e non può essere rieletto per più di due (2) mandati consecutivi.
Al Segretario spetta il compito di:
• sovrintendere alla compilazione dei documenti sociali, al disbrigo della corrispondenza, alla redazione dei verbali, all’invio degli stessi ai Raggruppamenti ed alla convocazione delle adunanze secondo le direttive del Presidente;
• controfirmare tutti gli atti sociali e curare il protocollo delle deliberazioni del Consiglio Direttivo;
• ha in custodia l'archivio, gli atti, i sigilli e i documenti della Federazione.

Art. 13 L'Economo
Viene eletto, fra i consiglieri, nella prima seduta del Consiglio Direttivo. L'Economo dura in carica due (2) anni, sino alla decadenza del Consiglio Direttivo stesso e non può essere rieletto per più di due (2) mandati consecutivi. All'economo spetta il compito di:
• tenere la contabilità della Federazione e procedere ai rapporti con gli Istituti di Credito depositari dei capitali liquidi;
• relazionare periodicamente al Consiglio Direttivo sulla situazione contabile;
• firmare i mandati di entrata e di uscita in accordo con il Presidente;
• procedere alla chiusura dell'esercizio sociale e alla predisposizione del Bilancio Sociale;
L'operato dell'economo può essere sottoposto in qualsiasi momento e senza preavviso a verifiche e controlli da parte del Collegio dei Revisori dei Conti.

Art. 14
Ufficio di Presidenza
L’Ufficio di presidenza è formato dal Presidente, dal Vice Presidente, dal Segretario e dall'Economo, dura in carica due (2) anni, fino alla decadenza del Consiglio Direttivo e nelle more del rinnovo esercita le sue funzioni in regime di proroga.
L’Ufficio di Presidenza:
• provvede alla esecuzione delle deliberazioni assunte dall'Assemblea della Federazione e dal Consiglio Direttivo ;
• delibera con i poteri del Consiglio Direttivo sulle materie di competenza di questi nel caso in cui si presentino caratteri d'urgenza e inderogabilità sottoponendole a ratifica del C.D. alla sua prima riunione.
A fine mandato collabora con i nuovi eletti consegnando la documentazione specifica e favorendo la transizione degli incarichi ricoperti.

Art. 15
Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti
La gestione economica della Federazione è controllata da un Collegio dei Revisori, costituito da tre (3) membri effettivi e due (2) supplenti, eletti a scrutinio segreto dall'Assemblea e non revocabili nell'arco del mandato, che dura due (2) anni . Qualora venisse a mancare, per dimissioni o altra causa, uno dei membri effettivi, subentra il supplente risultato primo dei non eletti. Il Collegio dei revisori nella prima riunione dopo la sua elezione, nomina il Presidente, scegliendolo tra i componenti effettivi e tenuto conto dei requisiti e/o dei titoli di specifica competenza professionale. I Revisori durano in carica due anni, non possono essere rieletti per più di due mandati consecutivi, non possono far parte di organi deliberanti di pari livello della Federgev Emilia-Romagna, né del collegio dei Probiviri, e devono appartenere a Raggruppamenti e Province diverse. I Revisori, a mezzo del loro Presidente, riferiscono periodicamente sull'andamento amministrativo al Consiglio Direttivo. Rispondono della loro azione d'innanzi alla Assemblea Regionale alle cui riunioni partecipano con voto consultivo. I Revisori dovranno accertare la regolare tenuta della contabilità sociale, redigeranno una relazione ai bilanci annuali, potranno accertare la consistenza di cassa e l'esistenza di valori e di titoli di proprietà della Federazione e potranno procedere in qualsiasi momento, anche individualmente, ad atti di ispezione e di controllo.

Art. 16
Collegio dei Probiviri
II Collegio dei Probiviri è l'Organo di garanzia statutaria e di giurisdizione interna della Federgev Emilia-Romagna. Il Collegio dei Probiviri è composto da tre (3) componenti effettivi, appartenenti a tre Province diverse e due (2) supplenti, eletti dalla Assemblea e non revocabili nell'arco del mandato, che dura due (2) anni. Sono eletti a scrutinio segreto dall'Assemblea, non possono essere rieletti per più di due (2) mandati consecutivi, non possono far parte di organi deliberanti di pari livello della Federgev Emilia-Romagna, né del Collegio dei Revisori. Qualora venisse a mancare, per dimissioni o altra causa, uno dei membri effettivi, subentra il supplente risultato primo dei non eletti. Il Collegio dei Probiviri nella prima riunione dopo la sua elezione, nomina il Presidente, scegliendolo tra i componenti effettivi e tenuto conto dei requisiti e/o dei titoli di specifica competenza professionale.
Il Collegio ha il compito di decidere, previa adeguata istruttoria per l'accertamento dei fatti e relative contestazioni, sui ricorsi contro presunte violazioni dello Statuto e del regolamento della Federgev Emilia-Romagna, sulle vertenze elettorali, oltre che sulle controversie ed i conflitti fra i soci e gli organismi ai vari livelli, nei limiti stabiliti dal presente Statuto.
Il Collegio dei Probiviri emette:
• ordinanze allo scopo di regolare l'attività istruttoria e raccogliere prove;
• provvedimenti decisori nel merito delle controversie ad esclusione di quanto previsto nell’art.7.
A tutte le parti va notificata a cura del ricorrente, pena di improcedibilità, copia del ricorso avanti al Collegio dei Probiviri. I provvedimenti da questo assunti, debbono essere motivati e una volta comunicati alle parti, a cura del Presidente del Collegio, hanno immediato valore esecutivo per le strutture ed i soci cui si riferiscono.

TITOLI IV
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
Art. 17
Rimborsi Spese
Ai componenti il Consiglio Direttivo, alla Presidenza, al Collegio dei Revisori dei Conti ed al Collegio dei Probiviri, non vengono riconosciuti compensi per l'attività svolta. Viene loro riconosciuto solamente l’eventuale rimborso delle spese vive, se autorizzate e documentate, sostenute per missioni o attività programmate dalla Federazione o derivanti da incarichi ufficialmente attribuiti dal Consiglio Direttivo.

Art. 18
Durata
La durata della Federgev Emilia-Romagna è stabilita a tempo indeterminato.

Art. 19
Adozione di Regolamento
II presente Statuto sarà integrato da un Regolamento, con le normative ritenute necessarie ed opportune, inseribili mediante iscrizione all’Ordine del Giorno di qualsiasi Assemblea regolarmente convocata. Il Regolamento dovrà contenere le modalità con cui si agisce all’interno degli organi sociali, i criteri da utilizzare nella distribuzione delle risorse economiche in dotazione alla Federazione e quelli per le attribuzioni di incarichi di responsabilità organizzativa. Nella determinazione di tali criteri e modalità si dovrà tenere conto delle diverse dimensioni e capacità operative di ogni Raggruppamento. Il Regolamento stabilirà anche i criteri di utilizzo e gestione dei mezzi e delle attrezzature di proprietà della FederGEV Emilia-Romagna assegnate in uso temporaneo ai Raggruppamenti. L'Assemblea Regionale è titolala a deliberare l'adozione e le eventuali successive modifiche del Regolamento di attuazione dello Statuto della Federgev Emilia-Romagna. Le proposte, la delibera di adozione del Regolamento e le eventuali modifiche per essere approvate dovranno ottenere la maggioranza qualificata dei due terzi (2/3) dei componenti effettivi dell'Assemblea Regionale.

Art. 20
Scioglimento
Lo scioglimento della Federazione è deliberato dall'Assemblea in convocazione straordinaria, con la presenza di oltre i tre quarti (3/4) degli associati e il voto favorevole di almeno i tre quarti dei presenti. L’Assemblea provvederà alla nomina di uno o più liquidatori e delibererà in ordine alla devoluzione del patrimonio in conformità a quanto disposto dalla Legge n. 266 del 11 agosto 1991. I beni che residuano, dopo l’ esaurimento della liquidazione, sono devoluti ad altre organizzazioni di volontariato operanti in identico od analogo settore, in conformità alle disposizioni di legge sopra riportate e civilistiche.

Art. 21
Modifiche Statutarie
II presente Statuto potrà essere modificato o integrato con le normative ritenute necessarie ed opportune, inseribili mediante iscrizione nell' Ordine del Giorno di una Assemblea regolarmente convocata.
L’Assemblea per apportare modifiche statutarie o dell’atto costitutivo dovrà vedere la presenza di almeno i tre quarti degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Per quanto non previsto dal presente Statuto, si fa riferimento al codice civile ed alle vigenti Norme legislative in materia.

Testo fermo al 1/06/2010

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BOZZA x REGOLAMENTO GENERALE FEDERGEV ER

FEDERGEV EMILIA ROMAGNA
REGOLAMENTO

NORME GENERALI

ART.1 LA SEDE
La Sede legale è a Parma in Strada del Taglio n. 6. La Sede comprensiva delle attrezzature ivi collocate è affidata, per una corretta gestione, ai Raggruppamenti GEV di Parma. Eventuali costi d'affitto ed utenze sono a carico della Federgev ER salvo diversa deliberazione del Consiglio Direttivo.
La sede operativa è a Bologna in via della Selva Pescarola 26 Bologna, presso la Sede del Corpo Provinciale delle GEV di Bologna. La Federgev ER contribuirà alle spese sostenute per le attività proprie della Federgev ER.

ART.2 IL LOGO E L'USO DEL LOGO, IL SITO WEB
Il logo di FEDERGEV ER è costituito da un cerchio a sfondo bianco con l’immagine della Regione e sopra a questa un astro alpino con petali di vario colore. Intorno al cerchio in basso la scritta, in nero: Guardie Ecologiche Volontarie ed in alto Federgev Emilia Romagna.
L’uso del logo è consentito alla Federgev Emilia-Romagna alle Associazioni-Raggruppamenti soci e per gli scopi statutari.
Il dominio Internet ed il sito web “www.federgev.emilia-romagna.it” è di proprietà della FEDERGEV Emilia Romagna che può delegare un socio FederGEV o un incaricato esterno a gestirlo.

ART.3 MODALITÀ DI ISCRIZIONE
Sono soci della FEDERGEV ER i soci fondatori e possono diventarlo le Associazioni di Guardie Ecologiche Volontarie (denominate “Raggruppamenti”), costituite. a norma della l.r. 23/89 e successive direttive. I Raggruppamenti delle GEV che intendono associarsi devono fare domanda di iscrizione alla FEDERGEV EMILIA ROMAGNA presentando insieme alla domanda i seguenti documenti:
copia dell'atto costitutivo
lo statuto sociale
l’Iscrizione al registro regionale/provinciale del volontariato
il regolamento del Raggruppamento (se esistente)
l'elenco dei volontari con decreto e il numero degli iscritti ad eventuali corsi di Formazione
l’elenco dei mezzi e delle attrezzature,
l’organigramma del Raggruppamento.
La domanda inoltrata, dovrà specificare: la conoscenza e l'accettazione dello Statuto della Federgev Emilia-Romagna e la non appartenenza ad altre Organizzazioni a questa equipollenti.
L'ammissione alla Federazione decorre dalla data di delibera del Consiglio Direttivo.
La decisione di ammissione o il rigetto della domanda, deve essere motivata per iscritto e comunicata al Raggruppamento entro novanta (90) giorni dal ricevimento della domanda. Sul rigetto della domanda, si pronuncia il Consiglio Direttivo e la decisione assunta dovrà essere ratificata dall'Assemblea Regionale. All'atto dell’ammissione, il nuovo associato versa la quota associativa annuale che andrà ad incrementare il Fondo Comune esistente.
Tutti i soci, fondatori e nuovi aderenti, devono mantenere aggiornati i documenti sopra richiesti comunicando tempestivamente le variazioni.

ART. 4 LIBRO SOCI
Le Associazioni aderenti vengono iscritte al libro soci: con denominazione, sede legale ed eventuale sede operativa, atto costitutivo, iscrizione al Reg. Regionale Volontariato, Codice fiscale n.ro soci all’atto di iscrizione. La Federgev ER non ha obblighi di Assicurazione per i soggetti associati in quanto di secondo livello cioè formata da Associazioni di Volontariato che già assicurano i propri soci.

ART. 5 DIRITTI e DOVERI DELLE ASSOCIAZIONI/RAGGRUPPAMENTI
Ogni Raggruppamento è libero ed autonomo di agire ed operare nel territorio di pertinenza e allo stesso modo di stabilire convenzioni con Enti Pubblici o locali al fine di svolgere le attività da esso programmate.
Ogni Raggruppamento riconosce il ruolo di FEDERGEV ER, ne rispetta gli orientamenti ed ottempera alle richieste della stessa in tema di aggiornamento dati, curriculum della attività svolta e si impegna a partecipa puntualmente alle riunioni ed alle iniziative programmate dalla Federazione.
Ogni Raggruppamento purché riconosciuto dalla Provincia di appartenenza, ha diritto ad usufruire dei mezzi e materiali, in base alla propria capacità operativa ed alle proprie necessità di tutela del territorio di competenza. Il diritto all’uso dei mezzi intestati alla FEDERGEV ER è strettamente subordinato alla sottoscrizione del comodato d’uso.

ART. 6 PRINCIPIO DI COLLABORAZIONE
I Raggruppamenti possono collaborare per tutte le attività senza oneri tra le parti se non la copertura delle spese: per quanto riguarda gli adempimenti burocratici, la scelta e l’acquisto di vestiario, la elaborazione di prontuari, la raccolta di leggi, i testi di formazione, ecc ecc

ART. 7 RESPONSABILITA’ DI FEDEREGEV ER e DELLE ASSOCIAZIONI
Ogni Raggruppamento socio e per essa il Presidente è sempre responsabile dell'operato dei propri iscritti, sollevando FEDERGEV Emilia-Romagna dalle relative responsabilità . La responsabilità dell’uso delle auto e dei mezzi di proprietà di FEDERGEV ER è interamente a capo della Raggruppamento affidatario, che ne ha il comodato d’uso, fatte salve le norme vigenti.

ART. 8 TRASPARENZA DI FEDERGEV ER e DELLE ASSOCIAZIONI- TUTELA DELLA PRIVACY
Ai Rappresentanti dei Raggruppamenti Soci è concesso il diritto di accesso ad ogni atto anche di natura contabile ed amministrativa, degli organi di FEDERGEV ER. I Raggruppamenti Provinciali soci hanno il diritto alla riservatezza ed alla tutela dei dati dei loro associati.

ART. 9 ASSEMBLEA
Ogni Raggruppamento Provinciale socio ha il diritto-dovere di essere presente in Assemblea mediante propri rappresentanti, in numero proporzionale, come stabilito dallo Statuto.
Le mozioni e interpellanze sono esercitabili solo previa richiesta al Presidente di inserimento nell’ordine del giorno, in tempo utile, prima della convocazione dell’assemblea. Non possono essere affrontati argomenti non all’ordine del giorno in assemblea.
L’Assemblea può essere convocata quando ne sia fatta richiesta motivata da almeno 3/10 dei Raggruppamenti Procinciali soci effettivi di Federgev Emilia-Romagna, . In tal caso il Presidente provvede alla convocazione e la stessa deve essere tenuta entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta formulata per iscritto.

ART. 10 I DOVERI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO (C.D.)
Ogni anno, il C.D., deve formulare il programma annuale delle attività in materia di tutela dell'Ambiente, Protezione Civile ed Educazione ambientale in accordo con i Raggruppamenti Provinciali aderenti alla federazione.
Oltre ai compiti previsti dallo Statuto il C.D. ha il dovere di discutere, esprimere il proprio parere ed eventualmente accogliere le richieste di una singola Raggruppamento o gruppo di Associazioni in merito a proposte e progetti.
La Presidenza si rende disponibile, su richiesta dei singoli Raggruppamenti, ad essere presente ad Assemblee o Consigli Direttivi Provinciali .

ART. 11 DOVERI ED OBBLIGHI DEL CONSIGLIERE
Ha il dovere di presenziare alle riunioni del Direttivo salvo casi di giustificata assenza, da comunicare preventivamente al C.D. Ha il dovere di portare in Direttivo le richieste, i suggerimenti, le proposte dei Volontari e del Raggruppamento che rappresenta, ed ha il dovere di relazionare ai C.D. della propria Associazione-Raggruppamento su quanto viene trattato in Federgev ER con correttezza ed imparzialità.
Il Raggruppamento Socio che non ottempera a quanto stabilito dallo Statuto in vigore può essere oggetto di provvedimenti disciplinari quali la sospensione o la revoca dell’autorizzazione all’uso dei beni intestati alla FederGEV Emilia-Romagna dati in comodato d’uso al Raggruppamento Socio.

ART. 12 DIRITTI E DOVERI DEL PRESIDENTE
Il Presidente, oltre a quanto previsto nello Statuto, ha il diritto di essere informato di qualsiasi accadimento nell'ambito delle attività di FEDERGEV ER . II Presidente vigila sull'osservanza dello Statuto e del Regolamento. Il Presidente, impegna la sua attività sulla funzione politica e di rappresentanza nei confronti degli interlocutori esterni. Con l’approvazione del Direttivo può delegare altri componenti del Direttivo a rappresentare Federgev Er in Assemblee o altre situazioni esterne. Può essere eletto Presidente il Consigliere che si candida per questa carica nel rispetto dello Statuto e del Regolamento e goda dei diritti civili e morali. II suo operato dovrà essere equo, imparziale e super partes nei confronti delle Associazioni aderenti, non deve favorire la Sua Raggruppamento a scapito di altre. Deve sollecitare ed aiutare le Associazioni in difficoltà. Agisce informando regolarmente il Consiglio Direttivo e coordinando l’attività dello stesso.

ART. 13 DIRITTI E DOVERI DEL VICE PRESIDENTE
Il Vice Presidente, oltre a quanto previsto dalla Statuto, sostituisce il Presidente nelle proprie funzioni quando questi è assente. E' obbligo del V .P . informare il Presidente del proprio operato.
Può essere eletto Vice Presidente il Consigliere che si candida per questa carica nel rispetto del Regolamento e con le stesse prescrizioni previste per il Presidente.

ART. 14 SEGRETARIO
Compito della segreteria è:
a) coadiuvare, dal punto di vista operativo, il Presidente e il Consiglio Direttivo nelle attività e nei rapporti con l'esterno;
b) redigere i verbali delle Assemblee e del Consiglio Direttivo;
c) inviare a tutte le Associazioni il verbale delle riunioni del Direttivo e di tutta la documentazione di loro competenza che FEDERGEV ER deve trasmettere;
Potrà curare la redazione di un archivio delle attività delle Associazioni dividendole per argomenti e per ordine cronologico, rendendo facile l'accesso e la consultazione per il Direttivo e le Organizzazioni aderenti.
Per attività più significative (p.es. Emergenze, Esercitazioni, ecc.) istituisce appositi fascicoli titolati, ove vengono raccolte tutte le note, gli scritti, fotografie, e, con la collaborazione dell’Economo, copie fatture e note spese riferite a quella particolare attività, attingendo gli elaborati della segreteria d’emergenza.

ART. 15 ECONOMO
A cura dell’ECONOMO saranno compilati i libri contabili, o quanto previsto dalla normativa civile e fiscale in materia di bilancio per gli organismi come FEDERGEV ER, ove saranno indicati tutti i movimenti in entrata ed in uscita, strettamente previsti per cassa. L'Economo di concerto con il Presidente ed eventuali Referenti di settore, provvederà alla redazione dell'inventario e del Bilancio annuale, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea. Sarà compito dell’amministrazione archiviare, in ordine cronologico di registrazione, tutti i giustificativi, fatture o altri documenti fiscalmente

ART. 16 REFERENTI DELEGATI A SPECIFICI COMPITI
Il Direttivo può delegare a specifici settori alcuni membri dello stesso od anche altri volontari GEV di comprovata competenza, che siano disponibili e autorizzati da proprio Raggruppamento.
Tutti gli incarichi vengono deliberati espressamente e sono coordinati dal Presidente. Il Referenti, non membri, potranno partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo, se invitati, senza diritto di voto.


NORME SPECIFICHE PER LA PROTEZIONE CIVILE

ART. 17 Le attività di tutti i Raggruppamenti GGEV, CPGEV e GELA, dovranno essere definite dai singoli Raggruppamenti e presso i Coordinamenti Provinciali e Regionali della Associazioni di Volontariato di Protezione Civile come attività FEDERGEV E.R.

ART. 18 I REFERENTI DELLA PROTEZIONE CIVILE
Hanno il compito di organizzare e pianificare tutte le attività Tecnico-Operative della Federgev ER in ambito di Protezione Civile. In emergenza hanno la responsabilità della gestione degli interventi richiesti dalle autorità e deliberati dal Consiglio Direttivo della Federazione.
A) REFERENTE Materiali ed Automezzi di Protezione Civile (Colonna Mobile Federgev ER):
Il Referente della Logistica ed Automezzi, si preoccuperà dei contratti di comodato e della gestione del materiale, proponendo al C.D. la cessione dei mezzi non più inseribili nella cosiddetta Colonna Mobile o l'alienazione dei mezzi e del materiale non più utilizzabile.
Il Referente della Logistica e Automezzi deve curare la trascrizione del numero di inventario su ogni singolo bene di proprietà o in comodato e ha il compito di verificarne lo stato. La responsabilità per l'uso del materiale consegnato è in capo al Raggruppamento che lo ha ricevuto in comodato.
L' Raggruppamento richiedente dovrà firmare una scheda di comodato d'uso contenente: data del ritiro, dichiarazione di assunzione di responsabilità per il materiale o i mezzi.
E' fatto obbligatorio compilare il foglio di vettura in dotazione a ciascun automezzo ove deve essere indicato: la data, l'ora di partenza e di arrivo, i dati identificativi dell’autista che usa il mezzo e ne assume le responsabilità, i chilometri parziali/totale percorsi, il motivo di utilizzo e segnalazione di eventuali danni arrecati all'automezzo durante l'uso.
B) REFERENTE Telecomunicazioni (Colonna Mobile Federgev ER):
Il Referente delle Telecomunicazioni deve garantire l’utilizzo delle radio per la rete regionale FEDERGEV ER. Il Referente delle Telecomunicazioni formulerà eventuali proposte di implementazione, sentite le esigenze delle Associazioni aderenti e tenendo conto dello sviluppo tecnologico.

ART. 19 LA DIVISA DI PROTEZIONE CIVILE DI FEDERGEV EMILIA ROMAGNA
E’ costituita da giacca e pantaloni di colore giallo e blu scuro con le bande riflettenti come previsto dalla normativa vigente. Il modello di divisa è quello già adottato dai Raggruppamenti GEV di Bologna, Modena, Parma GEV e Reggio Emilia... sulla divisa sono riportati in modo evidente la scritta GEV ed il logo del Raggruppamento di appartenenza.
La maglietta è una polo blu sulla quale è riportato il logo del Raggruppamento GEV del tipo già adottato dalle GEV di Reggio Emilia.

ART. 20 SUDDIVISIONE DEI FINANZIAMENTI PER LE ATTIVITA’ DI FEDERGEV E.R.
I finanziamenti vanno suddivisi in base alle attività svolte secondo criteri di:
trasparenza
giustizia
proporzionalità
territorialità
In pratica ai raggruppamenti che fanno un maggior numero di attività e impiegano più volontari, vengono assegnati mezzi di FederGev in comodato d’uso tenendo conto delle relative maggiori necessità operative.

ADESIONI A COORDINAMENTI LOCALI E NAZIONALI

ART. 21 LA FEDERGEV ITALIA
La Federgev Emilia-Romagna è socio fondatore della FEDERGEV ITALIA (Associazione Nazionale riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente) e partecipa direttamente alla organizzazione ed alla gestione della stessa.

ART. 22 COORDINAMENTO REGIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
La Federgev Emilia-Romagna aderisce e partecipa attivamente alla costituzione di un coordinamento regionale dei Coordinamenti/Consulte Provinciali di Protezione Civile e delle delle Associazioni Regionali presenti nella colonna Regionale del Volontariato.


Testo come discusso l'1/06/2010

Con le modifiche proposte da Claudio Casini il 30 Maggio 2010
Redazionato da Valerio Minarelli il 5 Giugno 2010

Pranzo_Sociale_Gela_Parma_25"Mini Convegno e Pranzo Sociale  -  organizzato per un momento di convivialità e di festa fra le Gela i familiari e simpatizzanti" svolto presso il Ristorante “Corte di Giarola“ in Collecchio (PR), Strada Giarola.

Immagini di Silvana Gavaini.

Tutte le immagini sono visibili nella galleria del sito.
 
…alcune considerazioni sull'incontro di Maura Riccoboni 

Escursioni come attività di educazione ambientale

- Norme di comportamento

Indice:

1. Le escursioni come attività delle Guardie Ecologiche di Legambiente (G.E.L.A.) in materia

 di educazione ambientale

2. Rapporti con altri organismi in materia di educazione ambientale

3. Modalità di partecipazione alle escursioni

4. Attività complementari all’escursione

5. Organizzazione delle escursioni

6. Resoconto attività e rapporto di servizio

7. Obbligo di rispetto delle presenti norme di comportamento

8. Approvazione e modifiche delle presenti norme di comportamento

9. Allegati

9.1 Allegato 1 - modello richiesta presenza GELA

9.2 Allegato 2 - modello richiesta di patrocinio iniziativa

9.3 Allegato 3 – foto evento del 01 agosto 2010

9.4 Allegato 4 – foto evento del 11 luglio 2010

9.5 Allegato 5 – foto evento del 07 luglio 2002

1. Le escursioni come attività delle Guardie Ecologiche di Legambiente (G.E.L.A.) in materia di educazione ambientale

Tra le attività delle Guardie Ecologiche di Legambiente di Parma, in adempimento alla

 Legge Regionale 03 luglio 1989, n. 23 (“Disciplina del servizio volontario di vigilanza ecologica”) e successive modifiche, come indicato dall’art. 2, comma 2, lettera  c) dello Statuto G.E.L.A., che recita espressamente: “Per svolgere a tal fine una proficua attività occorre: […]

c) promuovere, partecipare e collaborare ad attività educative atte a sensibilizzare la collettività sui temi della salvaguardia delle risorse naturali e dell’ambiente”, rientrano a pieno titolo le escursioni finalizzate ad attività educativa (quale “educazione ambientale”, nell’ambito del compito attribuito dalla Legge Regionale citata ai fini della promozione e diffusione dell'informazione in materia ambientale);

2. Rapporti con altri organismi in materia di educazione ambientale

L’attività in esame non si pone in concorrenza con nessun altro settore od organismo dell’Associazione “Legambiente” (come per esempio il gruppo “LEDA”, che si occupa esclusivamente di educazione ambientale), in quanto tende a diffondere l’informazione ambientale con particolare riferimento alla legislazione relativa ed alle norme di comportamento conseguenti [art. 3, comma 1, lettera a) della L.R. n. 23/1989]; questa forma di escursionismo finalizzato diviene un’importante integrazione e completamento dell’opera svolta costantemente sul territorio dai vari gruppi di cui si compone l’Associazione: in un clima di massima collaborazione e partecipazione tra  i volontari interessati è possibile incrementare l’attenzione dei cittadini sulle problematiche ambientali, suggerendo anche eventuali soluzioni e ottenendo comunque  un reale miglioramento dei risultati complessivi.

3. Modalità di partecipazione alle escursioni

Informare ed educare al rispetto dell’ambiente significa, prima di tutto, far conoscere le caratteristiche del territorio in cui si vive: un modo per svolgere tale mansione può essere quello di partecipare ad escursioni organizzate da Associazioni ed Enti locali dietro loro richiesta (è buona regola avvertire preventivamente la Guida della presenza delle Guardie Ecologiche di Legambiente), promuovendo e divulgando le informazioni riguardo alle stesse escursioni (con diffusione attraverso i mezzi informativi dell’Associazione), nonché controllando il territorio durante l’escursione stessa.

La partecipazione all’organizzazione dell’escursione con compiti specifici di conduzione, guida o accompagnamento potrà essere compiuta solo da persone regolarmente abilitate ai sensi delle norme vigenti in materia.

4. Attività complementari all’escursione

Durante l’escursione l’attività di monitoraggio del territorio (ad esempio accertamenti in materia di abbandono rifiuti, inquinamento delle acque, danneggiamento di flora e fauna, ecc.), tra i compiti più importanti della Guardia Ecologica, svolti per la salvaguardia dell’ambiente, può essere favorita dall’eventuale partecipazione attiva di altre persone presenti, che contribuiscono spesso a segnalare situazioni negative.

Durante l’escursione diviene determinante l’informazione trasmessa ai partecipanti, tesa principalmente ad educare al rispetto dell’ambiente (per esempio fornendo elementi per una maggiore conoscenza delle caratteristiche del territorio e del delicato equilibrio degli ecosistemi presenti, come bosco, fiume, siepe, ecc.).

La vigilanza, compito principale e importante, prevenendo o reprimendo eventuali azioni irregolari o inadeguate, potrà indurre gli escursionisti presenti ad assumere un più corretto comportamento nei confronti dell’ambiente. Le Guardie Ecologiche durante l’escursione dovranno comunque cercare di educare le persone facendo loro capire quali siano i più idonei comportamenti da tenere, per esempio non camminando fuori dai sentieri, non raccogliendo piante e fiori protetti, non disturbando gli animali, non abbandonando i rifiuti.

La “regolazione” del comportamento per evitare di danneggiare l’ambiente, indispensabile per la vita stessa dell’uomo, diventa quindi uno dei principi che durante le escursioni le Guardie Ecologiche, con la propria presenza, l’esempio e la dedizione, potranno trasmettere ai presenti, facendo assimilare per il vivere quotidiano regole semplici ed elementari che troppo spesso vengono dimenticate.

5. Organizzazione delle escursioni

In merito all’organizzazione delle escursioni ed ai destinatari delle stesse, si distinguono le seguenti cinque possibilità:

  1. escursioni periodiche “di addestramento” riservate alle sole Guardie Ecologiche di Legambiente (G.E.L.A.) ed organizzate dalle stesse - necessitano unicamente della preventiva autorizzazione del Raggruppamento; dal punto di vista assicurativo non presentano particolari problemi  per i partecipanti in quanto rientranti tra le attività tutelate e garantite dalla generica Assicurazione per le GELA;
  2. escursioni riservate a GELA e ad altri soci dell’Associazione Legambiente organizzate da GELA o da altri soci di Legambiente– ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera b) della L.R. n. 4/2000 e s.m. (“Norme per la disciplina delle attività di animazione e di accompagnamento turistoco”) non è richiesto il possesso di particolari requisiti di idoneità all’esercizio della professione di Guida per “coloro che svolgono,  senza compenso e senza carattere di professionalità ed abitualità le attività di cui alla presente legge esclusivamente in favore dei soci delle Associazioni senza scopo di lucro”  --  qualsiasi socio può quindi guidare o condurre in visita in ambiente naturale o antropizzato singoli soci o gruppi di soci od illustrare loro aspetti ambientali e naturalistici del territorio, con l’unico obbligo di verificare la presenza di una copertura assicurativa  di responsabilità civile per i rischi derivanti alle persone dalla partecipazione all’escursione; per l’organizzazione effettuata da parte delle GELA è prevista la preventiva autorizzazione del Raggruppamento;
  3. escursioni aperte a tutti i cittadini organizzate dai soggetti di cui al comma 2 dell’art. 4 della L.R. n. 4/2000 – ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3, della L.R. n. 4/2000 citata, è possibile l’esercizio occasionale delle attività proprie della Guida, a seguito di preventiva comunicazione al Comune di competenza, a riconosciuti esperti della materia, nel contesto di iniziative con finalità didattiche e divulgative, che siano organizzate da Enti Statali, Locali, territoriali o Aree Protette; Enti Locali e Parchi, nell’ambito delle proprie funzioni, possono anche fornire incarichi specifici; l’organizzazione può essere anche effettuata da Enti pubblici o privati senza scopo di lucro che abbiano come finalità statutarie la diffusione della conoscenza dei beni culturali (la comunicazione al Comune è presentata almeno quindici giorni prima dell’esercizio dell’attività) -- quindi quando l’organizzazione è dei soggetti indicati, nell’ambito territoriale di propria competenza, la GELA di riconosciuta esperienza può, durante l’escursione, accompagnare chiunque,  previa comunicazione al Comune territorialmente interessato e verifica della copertura assicurativa; anche in questo caso è necessaria la preventiva autorizzazione del Raggruppamento;
  4. escursioni aperte a tutti i cittadini organizzate dal Raggruppamento G.E.L.A. – ai sensi delle norme vigenti, le GELA possono essere presenti, quali promotori dell’iniziativa, svolgendo anche opera di educazione ambientale e di controllo,  ma è indispensabile che la responsabilità della conduzione e dell’accompagnamento dell’eventuale gruppo sia posta in capo ad una Guida regolarmente abilitata ai sensi della L.R. n. 4/2000; la stessa si occuperà anche della verifica della copertura assicurativa; l’organizzazione da parte delle GELA implica anche in questo caso la preventiva autorizzazione da parte del Raggruppamento;
  5. escursioni aperte a tutti i cittadini organizzate da qualsiasi soggetto –  si tratta del caso richiamato all’art. 3 delle presenti “Norme di comportamento”; anche in questa situazione la presenza delle GELA risulta importante e fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, in particolare quando si è di fronte ad un invito o ad una formale richiesta di partecipazione da parte del soggetto organizzatore, il quale avrà comunque già individuato autonomamente una Guida regolarmente abilitata ed avrà già provveduto a verificare, eventualmente in accordo con la stessa, la necessaria copertura assicurativa; anche in quest’ultima situazione  è indispensabile la preventiva autorizzazione del Raggruppamento.

6. Resoconto attività e rapporto di servizio

Al termine della escursione dovrà essere redatto dalle GELA partecipanti un breve e sintetico resoconto dell’attività svolta,  che verrà trasmesso alla sede del Raggruppamento e messo a disposizione di tutte le GELA; tale documento verrà consegnato insieme al “Rapporto di servizio” la cui compilazione diviene indispensabile per il computo delle ore di attività ed il conteggio di eventuali rimborsi.

7. Obbligo di rispetto delle presenti norme di comportamento

Le presenti “norme di comportamento” dovranno essere rispettate da tutte le GELA, al fine di non danneggiare la rispettabilità e l’attività del Raggruppamento.

8. Approvazione e modifiche delle presenti norme di comportamento

Le presenti “Norme di comportamento”, vengono formulate dal Coordinamento in carica, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto del Raggruppamento,  e presentate all’Assemblea, regolarmente convocata, per l’approvazione. Questa delibererà sul documento ai sensi dell’art. 6 dello Statuto esprimendosi a maggioranza assoluta dei presenti.

Eventuali  modifiche saranno soggette alle medesime procedure ed approvazione da parte dell’Assemblea.

Eventuali nuove norme statali, regionali o locali sulla materia prevarranno sulle presenti “Norme di comportamento” e dovranno essere rispettate.

9. Allegati

Si allegano vari modelli e documentazione fotografica di attività effettuate quale esempio di educazione ambientale tramite escursioni:

  • 9.1 Allegato 1 - modello richiesta presenza GELA (in caso venga richiesta la partecipazione delle GELA ad evento per educazione ambientale);
  • 9.2 Allegato 2 - modello richiesta di patrocinio iniziativa (in caso di evento direttamente organizzato dalle GELA);
  • 9.3 Allegato 3 – foto evento del 01 agosto 2010 (“escursione al Monte Penna” );
  • 9.4 Allegato 4 – foto evento del 11 luglio 2010 (“Alla ricerca delle miniere perdute” in Albareto);
  • 9.5 Allegato 5 – foto evento del 07 luglio 2002 (escursione al Lago Santo – rifugio Giovanni Mariotti, alt. 1507 m.s.l.m.);

9.1 Allegato 1 - modello richiesta presenza GELA

(... fac simile su carta intestata dell’Associazione proponente ...)

Al Raggruppamento delle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente

Via Bizzozero n°19/A

43123 – Parma

Oggetto:           Richiesta di partecipazione all’iniziativa (specificare ...) _________________________

______________________________________________

Il/La sottoscritto/a _________________________nato/a il ___/___/__________ a ______________________

  (____) residente a __________________________________________________ 

Via ______________________ CAP ________, Comune_________(_____)

  in qualità di ________________________________________

di _________________________________________,

 con sede a ____________________________________________,

  tel. _____________________________________________,

CHIEDE

la presenza delle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente per la seguente iniziativa (indicare il programma ed i contenuti dell’iniziativa, la denominazione dell’evento ove prevista, finalità, modalità di svolgimento, gli eventuali relatori ed altri soggetti coinvolti):

__________________________________________________________

che si svolgerà presso ______________________  in data ___/___/_________

quale attività di educazione ambientale rientrante espressamente nei compiti previsti dalla Legge Regionale 03 luglio 1989  n. 23.

Per eventuali informazioni sull’iniziativa ed accordi è possibile contattare quale referente:

il Sig./Sig.ra _________________________ Tel. _______________________ E-mail  ______________________________

Data _____________________

Firma __________________________________________

(timbro e firma per esteso)

9.2 Allegato 2 - modello richiesta di patrocinio iniziativa

Al Sig. Sindaco

del Comune di _______________________________________________

Oggetto: Richiesta di Patrocinio per (specificare l’iniziativa) ______________.

Il/La sottoscritto/a ________________

 nato/a il __/__/_______ a ___________________________________  (____)

 residente a ___________________________  via ______________________

 cap ________, Comune ________________________(____) 

 in qualità di legale presidente / legale rappresentante del Raggruppamento delle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente, con sede a Parma Via Bizzozero n°19/A,  telefono: 0521-238478, codice fiscale: 92043850343,

sito web: www.legambienteparma.it/gela , email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

CHIEDE

che gli venga concesso il Patrocinio del Comune di ___________________________________

per la seguente iniziativa (indicare il programma ed i contenuti dell’iniziativa, la denominazione dell’evento ove prevista, finalità, modalità di svolgimento, gli eventuali relatori ed altri soggetti coinvolti):

_____________________________________________________

che si svolgerà presso _________________________________in data __/__/_______

Si allega l’elenco del materiale promozionale che verrà prodotto e nel quale verrà riportata (in caso di concessione ed esclusivamente in relazione all’attività o iniziativa indicata nel presente modulo) la dicitura “Con il patrocinio del Comune di …………………………....…..” (brochure, invito, locandina …).

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa è possibile contattare quale referente:

il Sig./Sig.ra _________________________ Tel. _______________________ E-mail  _________________________

Si precisa che per tale iniziativa (barrare solo le caselle di interesse e compilare le parti mancanti):

0 è stato chiesto il patrocinio anche ai seguenti enti _________________________________________

0 è stato già ottenuto il patrocinio del Comune di ______________ nei seguenti anni _______________

0 è stato anche richiesto un contributo economico al Comune di ______________ . La domanda di contributo è stata presentata al Settore ____________ in data  __/__/_______

Si dichiara che lo statuto del soggetto richiedente o altro atto analogo non è in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione, della legge, dell’ordine pubblico e dello Statuto comunale.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il sottoscritto conferma, consapevole della responsabilità penale in caso di dichiarazioni non veritiere ai sensi dell’art. 76 D.P.R. 445/2000, la veridicità di quanto indicato nella presente domanda e nei relativi allegati.

Luogo e data_______________

Firma del Presidente del Raggruppamento GELA  __________________________________________

(timbro e firma per esteso)

Si allega:

1.         relazione illustrativa (eventuale)

2.         copia dello Statuto o dell'atto costitutivo, regolarmente registrati, dell'Associazione/Ente/Comitato (qualora non fossero mai stati precedentemente inviati all’ente destinatario)

 

9.3 Allegato 3 – foto evento del 01 agosto 2010

foto 01 agosto 2010 (“escursione al Monte Penna” ):

reg_escursioni_allegato_3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

9.4 Allegato 4 – foto evento del 11 luglio 2010

foto 11 luglio 2010 (escursione “Alla ricerca delle miniere perdute” in Albareto):

reg_escursioni_allegato_4

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
9.5 Allegato 5 – foto evento del 07 luglio 2002

foto 07 luglio 2002 (escursione al Lago Santo – rifugio Giovanni Mariotti, alt. 1507 m.s.l.m.):

reg_escursioni_allegato_5

Normal 0 14

 

 

 

 

 

Escursioni come attività di educazione ambientale - Norme di comportamento 

 

 

 

 

 

 

Indice:

 

 

1. Le escursioni come attività delle Guardie Ecologiche di Legambiente (G.E.L.A.) in materia di educazione ambientale. 2 

2. Rapporti con altri organismi in materia di educazione ambientale. 2 

3. Modalità di partecipazione alle escursioni2

4. Attività complementari all’escursione. 3

5. Organizzazione delle escursioni3

6. Resoconto attività e rapporto di servizio. 4

7. Obbligo di rispetto delle presenti norme di comportamento. 5

8. Approvazione e modifiche delle presenti norme di comportamento. 5

9. Allegati5

9.1 Allegato 1 - modello richiesta presenza GELA.. 6

9.2 Allegato 2 - modello richiesta di patrocinio iniziativa. 7

9.3 Allegato 3 – foto evento del 01 agosto 2010. 8

9.4 Allegato 4 – foto evento del 11 luglio 2010. 9

9.5 Allegato 5 – foto evento del 07 luglio 2002. 10

 

 

 

 

 

 

 

 

1. Le escursioni come attività delle Guardie Ecologiche di Legambiente (G.E.L.A.) in materia di educazione ambientale

 

Tra le attività delle Guardie Ecologiche di Legambiente di Parma, in adempimento alla Legge Regionale 03 luglio 1989, n. 23 (“Disciplina del servizio volontario di vigilanza ecologica”) e successive modifiche, come indicato dall’art. 2, comma 2, lettera  c) dello Statuto G.E.L.A., che recita espressamente: “Per svolgere a tal fine una proficua attività occorre: […]

c) promuovere, partecipare e collaborare ad attività educative atte a sensibilizzare la collettività sui temi della salvaguardia delle risorse naturali e dell’ambiente”, rientrano a pieno titolo le escursioni finalizzate ad attività educativa (quale “educazione ambientale”, nell’ambito del compito attribuito dalla Legge Regionale citata ai fini della promozione e diffusione dell'informazione in materia ambientale);

2. Rapporti con altri organismi in materia di educazione ambientale

 

L’attività in esame non si pone in concorrenza con nessun altro settore od organismo dell’Associazione “Legambiente” (come per esempio il gruppo “LEDA”, che si occupa esclusivamente di educazione ambientale), in quanto tende a diffondere l’informazione ambientale con particolare riferimento alla legislazione relativa ed alle norme di comportamento conseguenti [art. 3, comma 1, lettera a) della L.R. n. 23/1989]; questa forma di escursionismo finalizzato diviene un’importante integrazione e completamento dell’opera svolta costantemente sul territorio dai vari gruppi di cui si compone l’Associazione: in un clima di massima collaborazione e partecipazione tra  i volontari interessati è possibile incrementare l’attenzione dei cittadini sulle problematiche ambientali, suggerendo anche eventuali soluzioni e ottenendo comunque  un reale miglioramento dei risultati complessivi.

3. Modalità di partecipazione alle escursioni

 

Informare ed educare al rispetto dell’ambiente significa, prima di tutto, far conoscere le caratteristiche del territorio in cui si vive: un modo per svolgere tale mansione può essere quello di partecipare ad escursioni organizzate da Associazioni ed Enti locali dietro loro richiesta (è buona regola avvertire preventivamente la Guida della presenza delle Guardie Ecologiche di Legambiente), promuovendo e divulgando le informazioni riguardo alle stesse escursioni (con diffusione attraverso i mezzi informativi dell’Associazione), nonché controllando il territorio durante l’escursione stessa.

La partecipazione all’organizzazione dell’escursione con compiti specifici di conduzione, guida o accompagnamento potrà essere compiuta solo da persone regolarmente abilitate ai sensi delle norme vigenti in materia.

4. Attività complementari all’escursione

 

Durante l’escursione l’attività di monitoraggio del territorio (ad esempio accertamenti in materia di abbandono rifiuti, inquinamento delle acque, danneggiamento di flora e fauna, ecc.), tra i compiti più importanti della Guardia Ecologica, svolti per la salvaguardia dell’ambiente, può essere favorita dall’eventuale partecipazione attiva di altre persone presenti, che contribuiscono spesso a segnalare situazioni negative.

Durante l’escursione diviene determinante l’informazione trasmessa ai partecipanti, tesa principalmente ad educare al rispetto dell’ambiente (per esempio fornendo elementi per una maggiore conoscenza delle caratteristiche del territorio e del delicato equilibrio degli ecosistemi presenti, come bosco, fiume, siepe, ecc.).

La vigilanza, compito principale e importante, prevenendo o reprimendo eventuali azioni irregolari o inadeguate, potrà indurre gli escursionisti presenti ad assumere un più corretto comportamento nei confronti dell’ambiente. Le Guardie Ecologiche durante l’escursione dovranno comunque cercare di educare le persone facendo loro capire quali siano i più idonei comportamenti da tenere, per esempio non camminando fuori dai sentieri, non raccogliendo piante e fiori protetti, non disturbando gli animali, non abbandonando i rifiuti.

La “regolazione” del comportamento per evitare di danneggiare l’ambiente, indispensabile per la vita stessa dell’uomo, diventa quindi uno dei principi che durante le escursioni le Guardie Ecologiche, con la propria presenza, l’esempio e la dedizione, potranno trasmettere ai presenti, facendo assimilare per il vivere quotidiano regole semplici ed elementari che troppo spesso vengono dimenticate. 

5. Organizzazione delle escursioni

 

In merito all’organizzazione delle escursioni ed ai destinatari delle stesse, si distinguono le seguenti cinque possibilità:

1.     escursioni periodiche “di addestramento” riservate alle sole Guardie Ecologiche di Legambiente (G.E.L.A.) ed organizzate dalle stesse - necessitano unicamente della preventiva autorizzazione del Raggruppamento; dal punto di vista assicurativo non presentano particolari problemi  per i partecipanti in quanto rientranti tra le attività tutelate e garantite dalla generica Assicurazione per le GELA;

2.    escursioni riservate a GELA e ad altri soci dell’Associazione Legambiente organizzate da GELA o da altri soci di Legambiente– ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera b) della L.R. n. 4/2000 e s.m. (“Norme per la disciplina delle attività di animazione e di accompagnamento turistoco”) non è richiesto il possesso di particolari requisiti di idoneità all’esercizio della professione di Guida per “coloro che svolgono,  senza compenso e senza carattere di professionalità ed abitualità le attività di cui alla presente legge esclusivamente in favore dei soci delle Associazioni senza scopo di lucro”  --  qualsiasi socio può quindi guidare o condurre in visita in ambiente naturale o antropizzato singoli soci o gruppi di soci od illustrare loro aspetti ambientali e naturalistici del territorio, con l’unico obbligo di verificare la presenza di una copertura assicurativa  di responsabilità civile per i rischi derivanti alle persone dalla partecipazione all’escursione; per l’organizzazione effettuata da parte delle GELA è prevista la preventiva autorizzazione del Raggruppamento;

3.    escursioni aperte a tutti i cittadini organizzate dai soggetti di cui al comma 2 dell’art. 4 della L.R. n. 4/2000 – ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3, della L.R. n. 4/2000 citata, è possibile l’esercizio occasionale delle attività proprie della Guida, a seguito di preventiva comunicazione al Comune di competenza, a riconosciuti esperti della materia, nel contesto di iniziative con finalità didattiche e divulgative, che siano organizzate da Enti Statali, Locali, territoriali o Aree Protette; Enti Locali e Parchi, nell’ambito delle proprie funzioni, possono anche fornire incarichi specifici; l’organizzazione può essere anche effettuata da Enti pubblici o privati senza scopo di lucro che abbiano come finalità statutarie la diffusione della conoscenza dei beni culturali (la comunicazione al Comune è presentata almeno quindici giorni prima dell’esercizio dell’attività) -- quindi quando l’organizzazione è dei soggetti indicati, nell’ambito territoriale di propria competenza, la GELA di riconosciuta esperienza può, durante l’escursione, accompagnare chiunque,  previa comunicazione al Comune territorialmente interessato e verifica della copertura assicurativa; anche in questo caso è necessaria la preventiva autorizzazione del Raggruppamento;

4.    escursioni aperte a tutti i cittadini organizzate dal Raggruppamento G.E.L.A. – ai sensi delle norme vigenti, le GELA possono essere presenti, quali promotori dell’iniziativa, svolgendo anche opera di educazione ambientale e di controllo,  ma è indispensabile che la responsabilità della conduzione e dell’accompagnamento dell’eventuale gruppo sia posta in capo ad una Guida regolarmente abilitata ai sensi della L.R. n. 4/2000; la stessa si occuperà anche della verifica della copertura assicurativa; l’organizzazione da parte delle GELA implica anche in questo caso la preventiva autorizzazione da parte del Raggruppamento;

5.    escursioni aperte a tutti i cittadini organizzate da qualsiasi soggetto –  si tratta del caso richiamato all’art. 3 delle presenti “Norme di comportamento”; anche in questa situazione la presenza delle GELA risulta importante e fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio, in particolare quando si è di fronte ad un invito o ad una formale richiesta di partecipazione da parte del soggetto organizzatore, il quale avrà comunque già individuato autonomamente una Guida regolarmente abilitata ed avrà già provveduto a verificare, eventualmente in accordo con la stessa, la necessaria copertura assicurativa; anche in quest’ultima situazione  è indispensabile la preventiva autorizzazione del Raggruppamento.

6. Resoconto attività e rapporto di servizio

 

Al termine della escursione dovrà essere redatto dalle GELA partecipanti un breve e sintetico resoconto dell’attività svolta,  che verrà trasmesso alla sede del Raggruppamento e messo a disposizione di tutte le GELA; tale documento verrà consegnato insieme al “Rapporto di servizio” la cui compilazione diviene indispensabile per il computo delle ore di attività ed il conteggio di eventuali rimborsi.

7. Obbligo di rispetto delle presenti norme di comportamento 

 

Le presenti “norme di comportamento” dovranno essere rispettate da tutte le GELA, al fine di non danneggiare la rispettabilità e l’attività del Raggruppamento.

8. Approvazione e modifiche delle presenti norme di comportamento

 

Le presenti “Norme di comportamento”, vengono formulate dal Coordinamento in carica, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto del Raggruppamento,  e presentate all’Assemblea, regolarmente convocata, per l’approvazione. Questa delibererà sul documento ai sensi dell’art. 6 dello Statuto esprimendosi a maggioranza assoluta dei presenti.

Eventuali  modifiche saranno soggette alle medesime procedure ed approvazione da parte dell’Assemblea. 

Eventuali nuove norme statali, regionali o locali sulla materia prevarranno sulle presenti “Norme di comportamento” e dovranno essere rispettate.

9. Allegati

 

Si allegano vari modelli e documentazione fotografica di attività effettuate quale esempio di educazione ambientale tramite escursioni:

-          9.1 Allegato 1 - modello richiesta presenza GELA (in caso venga richiesta la partecipazione delle GELA ad evento per educazione ambientale);

-          9.2 Allegato 2 - modello richiesta di patrocinio iniziativa (in caso di evento direttamente organizzato dalle GELA);

-          9.3 Allegato 3 – foto evento del 01 agosto 2010 (“escursione al Monte Penna” );

-          9.4 Allegato 4 – foto evento del 11 luglio 2010 (“Alla ricerca delle miniere perdute” in Albareto);

-          9.5 Allegato 5 – foto evento del 07 luglio 2002 (escursione al Lago Santo – rifugio Giovanni Mariotti, alt. 1507 m.s.l.m.);

 

 


9.1 Allegato 1 - modello richiesta presenza GELA

?

 

(... fac simile su carta intestata dell’Associazione proponente ...)

 

 

 

Al Raggruppamento delle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente

Via Bizzozero n°19/A

43123 – Parma

Oggetto:         Richiesta di partecipazione all’iniziativa (specificare ...) _________________________

                        ____________________________________________________________________________________________

                        ____________________________________________________________________________________________

 

 

Il/La sottoscritto/a _______________________________________________________ nato/a il ___/___/__________ a ___________________________________  (____) residente a __________________________________________________  Via ______________________ CAP ________, Comune __________________________________ (_____)  in qualità di ________________________________________ di ________________________________________________________________, con sede a ____________________________________________,  tel. _____________________________________________,

 

                                                                                               CHIEDE

 

la presenza delle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente per la seguente iniziativa (indicare il programma ed i contenuti dell’iniziativa, la denominazione dell’evento ove prevista, finalità, modalità di svolgimento, gli eventuali relatori ed altri soggetti coinvolti):

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

che si svolgerà presso _______________________________________________________ in data ___/___/_________

quale attività di educazione ambientale rientrante espressamente nei compiti previsti dalla Legge Regionale 03 luglio 1989  n. 23.

 

Per eventuali informazioni sull’iniziativa ed accordi è possibile contattare quale referente:

 il Sig./Sig.ra _________________________ Tel. _______________________ E-mail  ______________________________

 

Data _____________________

Firma __________________________________________

(timbro e firma per esteso)


9.2 Allegato 2 - modello richiesta di patrocinio iniziativa

 

Al Sig. Sindaco

del Comune di _______________________________________________

 

Oggetto: Richiesta di Patrocinio per (specificare l’iniziativa) ______________________________________________________.

 

 

Il/La sottoscritto/a ____________________________________________ nato/a il __/__/_______ a ___________________________________  (____) residente a ___________________________  via ______________________ cap ________, Comune ________________________(____)  in qualità di legale presidente / legale rappresentante del Raggruppamento delle Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente, con sede a Parma Via Bizzozero n°19/A,  telefono: 0521-238478, codice fiscale: 92043850343, 

sito web: www.legambienteparma.it/gela , email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

                                                                                               CHIEDE

che gli venga concesso il Patrocinio del Comune di ___________________________________ per la seguente iniziativa (indicare il programma ed i contenuti dell’iniziativa, la denominazione dell’evento ove prevista, finalità, modalità di svolgimento, gli eventuali relatori ed altri soggetti coinvolti):

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

che si svolgerà presso _________________________________________________________ in data __/__/_______

 

Si allega l’elenco del materiale promozionale che verrà prodotto e nel quale verrà riportata (in caso di concessione ed esclusivamente in relazione all’attività o iniziativa indicata nel presente modulo) la dicitura “Con il patrocinio del Comune di …………………………....…..” (brochure, invito, locandina …).

 

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa è possibile contattare quale referente:

 il Sig./Sig.ra _________________________ Tel. _______________________ E-mail  _________________________

 

Si precisa che per tale iniziativa (barrare solo le caselle di interesse e compilare le parti mancanti):

 è stato chiesto il patrocinio anche ai seguenti enti _________________________________________

 è stato già ottenuto il patrocinio del Comune di ______________ nei seguenti anni _______________

 è stato anche richiesto un contributo economico al Comune di ______________ . La domanda di contributo è stata presentata al Settore ________________________________ in data  __/__/_______

 

Si dichiara che lo statuto del soggetto richiedente o altro atto analogo non è in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione, della legge, dell’ordine pubblico e dello Statuto comunale.

 

Si richiede di ricevere il provvedimento finale, i documenti richiesti ed ogni eventuale ulteriore informazione al seguente indirizzo di posta elettronica  “Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il sottoscritto conferma, consapevole della responsabilità penale in caso di dichiarazioni non veritiere ai sensi dell’art. 76 D.P.R. 445/2000, la veridicità di quanto indicato nella presente domanda e nei relativi allegati.

Luogo e data_______________

                    Firma del Presidente del Raggruppamento GELA  __________________________________________

(timbro e firma per esteso)

Si allega:

  1. relazione illustrativa (eventuale)
  2. copia dello Statuto o dell'atto costitutivo, regolarmente registrati, dell'Associazione/Ente/Comitato (qualora non fossero mai stati precedentemente inviati all’ente destinatario)

9.3 Allegato 3 – foto evento del 01 agosto 2010

 

foto 01 agosto 2010 (“escursione al Monte Penna” ):

 

 


9.4 Allegato 4 – foto evento del 11 luglio 2010

 

foto 11 luglio 2010 (escursione “Alla ricerca delle miniere perdute” in Albareto):

 

 


 9.5 Allegato 5 – foto evento del 07 luglio 2002

 

foto 07 luglio 2002 (escursione al Lago Santo – rifugio Giovanni Mariotti, alt. 1507 m.s.l.m.):

 

 

Resoconto di fine anno dell’attività di segreteria “gestione e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.“:

Dal 21-07-2010 al 30-12-2010 Sede_Gela_Legambiente_Parmasono state inviate ben più di 300 e-mail dall’account delle GELA di Parma, finalmente riattivato.

Abbiamo inviato in media al mese un totale di circa 70 "e-mail", di cui circa 30 alle GELA, con informazioni di vario genere (convocazioni, assemblee, riunioni, calendari aggiornati, inoltro dati GELA attive, informazioni su eventi, ecc.) e le restanti 40 sono state inviate ad enti, associazioni e al coordinamento.

L’uso delle comunicazioni di posta elettronica ("e-mail") per comunicare si è incrementato nel tempo e di conseguenza il relativo nostro impegno: nell’ultimo mese si sono ad esempio ricevuti circa 140 messaggi di posta elettronica e ne sono inviati oltre 60 per un totale di più di 200 messaggi, con leggera diminuzione delle "e-mail" in quanto molte informazioni che riguardano il “calendario” (trasmesso di volta in volta) sono state ora aggiornate in tempo reale con la pubblicazione nel nuovo “sito” GELA appena attivato (all'indirizzo: https://www.legambienteparma.it/gela/).

Indice:
 

ARTICOLO  1 - OBIETTIVO.. 2

ARTICOLO  2 - SCOPO.. 2

ARTICOLO  3 - CONCESSIONE UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE. 2

ARTICOLO  4 - UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE. 2

ARTICOLO  5 - GUIDA DELLE AUTOVETTURE. 2

ARTICOLO  6 - COMPORTAMENTO DEGLI AUTISTI. 3

ARTICOLO  7 - COMPITI RESPONSABILE MEZZI. 3

ARTICOLO  8 - FOGLIO DI MARCIA. 4

ARTICOLO  9 - RIFORNIMENTI. 4

ARTICOLO 10 - DISLOCAZIONE DEI MEZZI. 5

ARTICOLO 11 - MODIFICHE AL MEZZO.. 5

ARTICOLO 12 - INTERVENTI IN CASO DI INCIDENTI. 5

ARTICOLO 13 - ENTRATA IN VIGORE. 6

ALLEGATO 1   -   Scheda utilizzo autoveicolo - percorso. 7

ALLEGATO 2   -   Scheda rifornimento carburante. 8

 

 


ARTICOLO  1 - OBIETTIVO

Il presente regolamento disciplina la gestione e l’utilizzo delle autovetture di servizio e di rappresentanza del raggruppamento Guardie Ecologiche Volontarie Legambiente (da ora G.E.L.A.).

 

ARTICOLO  2 - SCOPO

1) L’uso delle autovetture, nelle forme previste dal presente regolamento, è destinato,  esclusivamente, ai servizi e alle varie funzioni cui attende il Raggruppamento e non può essere consentito per finalità diverse.

2) In nessun caso è consentito l’uso delle autovetture per ragioni personali né la concessione in uso a soggetti terzi.

3) E’ vietato, altresì, agli utilizzatori di condurre a bordo dei veicoli persone estranee al servizio, eccezione fatta per le funzioni di rappresentanza e/o emergenza.

 

ARTICOLO  3 - CONCESSIONE UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE

1) Le autovetture del Raggruppamento possono essere utilizzate per:

a)  colonna mobile regionale;

b)  servizi operativi delle Guardie Ecologiche;

c)  funzioni di rappresentanza.

Il Responsabile dei mezzi definirà l’ordine di priorità in caso di contemporanea prenotazione.

2) Le autovetture sono coperte da polizze per la responsabilità civile

 

ARTICOLO  4 - UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE

1) L’uso delle autovetture è riservato alle Guardie Ecologiche del Raggruppamento G.E.L.A.

2) In caso di attività di protezione civile o altri servizi GEV l’autovettura può essere utilizzata dagli incaricati definiti da Federgev;

3) La stessa autovettura può essere riservata, altresì, a GELA incaricate a svolgere funzioni di rappresentanza, previa autorizzazione del Presidente.

 

ARTICOLO  5 - GUIDA DELLE AUTOVETTURE

1) Le autovetture del Raggruppamento sono guidate dalle Guardie Ecologiche da ora nominati Autisti.

I volontari addetti alla conduzione degli automezzi hanno il dovere di:

- Avvisare nei tempi e nei modi fissati dal presente regolamento il Responsabile dei mezzi dell’ora e del giorno in cui dovranno effettuare il servizio. Sarà data priorità a coloro che hanno effettuato per tempo la prenotazione del mezzo.

- Eseguire con diligenza e precisione i servizi di propria competenza;

- Curare prima dell’uscita, la pulizia interna ed esterna del veicolo ed accertarne il regolare funzionamento;

- Curare, durante il servizio, la sicurezza e la custodia dell’automezzo, che non dovrà essere lasciato incustodito;

- Comunicare subito per iscritto al Responsabile mezzi gli inconvenienti e gli incidenti di qualsiasi genere, che fossero accaduti e che avesse rilevato nel disbrigo delle mansioni;

- Osservare rigorosamente le norme del codice della strada e dei regolamenti locali sulla circolazione stradale, rispondendo personalmente per le violazioni delle disposizioni contenute nelle citate norme.

- Osservare una pausa di almeno quindici minuti per un numero massimo di ore continuative di guida fissato in 3 ore.

 

ARTICOLO  6 - COMPORTAMENTO DEGLI AUTISTI

1) Gli autisti sono tenuti a compilare il foglio giornaliero di viaggio, dal quale dovrà risultare la data, l’orario di inizio e di conclusione del servizio, il kilometraggio, il nominativo dell’autista  e la località raggiunta. Il foglio giornaliero di viaggio sarà controfirmato dall’utilizzatore.

2) Agli autisti è fatto divieto di usare l’autovettura per raggiungere la propria abitazione, salvo casi straordinari autorizzati dal Presidente o qualora gli impegni di servizio debbano iniziare prima delle ore 07,30 o terminare oltre le ore 20,00. Tale condizione deve essere autorizzata di volta in volta dal Presidente ed è subordinata alla disponibilità di un adeguato ricovero.

3) Compilare il foglio di marcia di cui al successivo art. 8.

4) Compilare la scheda carburante, redatta sulla base dell’apposito modello denominato “scheda rifornimento carburante” (allegato al presente Regolamento), ogni qual volta sia necessario il rifornimento del mezzo.

 

ARTICOLO  7 - COMPITI RESPONSABILE MEZZI

Il Responsabile mezzi:

- Coordina e controlla lo stato di messa in uso degli autoveicoli garantendo la loro funzionalità e la loro efficienza.

- Riferisce al Presidente le riparazioni da effettuare ed è responsabile della loro esecuzione.

- Provvede alla registrazione degli interventi manutentivi del parco auto ed è responsabile di tutti gli adempimenti previsti dalla legge per la corretta gestione dell’autoparco.

- Si impegna a garantire che il mezzo, su richiesta di Federgev o di altro Ente istituzionale, sia messo a disposizione nei tempi e nei luoghi richiesti.

 

ARTICOLO  8 - FOGLIO DI MARCIA

1) Ogni automezzo di proprietà del Raggruppamento è dotato di un “foglio di marcia” (che per le autovetture di rappresentanza serve anche come “foglio di viaggio”), redatto sulla base dell’apposito modello denominato “scheda utilizzo autoveicolo - percorso” (allegato al presente Regolamento), dal quale deve risultare:

a- la data del viaggio;

b- la persona che lo effettua;

c- l’ora di partenza e di arrivo;

d- la località del viaggio;

e- il chilometraggio di partenza e di arrivo;

2) Il “foglio di marcia” deve essere, di volta in volta, firmato dall’autista e vistato periodicamente dal Referente dei mezzi che lo sottoporrà all’attenzione del Coordinamento.

 

ARTICOLO  9 - RIFORNIMENTI

Il rimborso del Carburante sarà corrisposto dal Tesoriere, dietro presentazione della ricevuta di pagamento, sulla quale dovranno essere indicati data e luogo di destinazione e compilazione della scheda carburante (modalità per ottenere eventuale rimborso dalla Regione, Federgev, ecc.)

Verranno rimborsate anche le somme anticipate per:

1. pedaggi autostradali, spese di garage e soste;

2. eventuali riparazioni d’emergenza al mezzo ed altre occorrenze da definirsi preventivamente con il Responsabile dei mezzi.

L’autista può ottenere dall’economo una anticipazione.

 

ARTICOLO 10 - DISLOCAZIONE DEI MEZZI

I mezzi saranno dislocati presso la sede Protezione Civile di Parma. Qualora si renda necessaria una diversa localizzazione, la stessa dovrà essere autorizzata in forma scritta, previa richiesta al Presidente GELA. Qualora si renda necessario dislocare il mezzo in luogo diverso da quello concordato, sarà cura del responsabile dei mezzi provvedere ad attuare la nuova disposizione nei tempi e nei modi indicati dal richiedente.

Nel caso i mezzi a disposizione del Raggruppamento siano più di uno, gli stessi saranno dislocati in base alle esigenze di ogni singola area prioritariamente nel rispetto delle norme ambientali e del codice della strada.

 

ARTICOLO 11 - MODIFICHE AL MEZZO

Nel caso in cui siano richieste modifiche al mezzo le stesse dovranno essere apportate o su richiesta di Federgev o previa sua autorizzazione avendo cura che le stesse siano riportate sul libretto del veicolo (quindi collaudate della MTC). Qualora le modifiche comportino l’uso del mezzo solo da personale opportunamente qualificato, sarà cura del responsabile dei mezzi accertare che gli autisti siano abilitati. 

 

ARTICOLO 12 - INTERVENTI IN CASO DI INCIDENTI

In caso di incidenti stradale il conducente del mezzo ha l’obbligo:

1) di fermarsi immediatamente, anche se l’incidente sia ritenuto di lieve entità, e di dare la massima assistenza possibile agli eventuali infortunati ed effettuare, nel caso, l’eventuale chiamata di emergenza e soccorso;

2) di darne comunicazione, anche con messaggio telefonico, al Presidente e/o Responsabile dei mezzi;

3) compilare il modulo di constatazione amichevole qualora la controparte lo accetti in caso contrario richiedere l’intervento della forza pubblica per gli accertamenti di rito  

4) di astenersi dal discutere con alcuno circa le responsabilità e le cause dell’incidente;

5) di osservare tutte le norme relative alla infortunistica stradale (sistemare cartelli di pericolo, indossare gilet alta visibilità, …;

6) di fare tempestivamente una relazione scritta al Presidente consegnando l’eventuale copia del modulo di constatazione amichevole o del verbale di polizia, testimonianze, schizzi etc;

Anche ai fini di eventuali azioni di rivalsa dovranno essere disposti i soli lavori di riparazione del danno subito anche nel rispetto degli adempimenti previsti dai contratti di assicurazione.

Prima di disporre le riparazioni, specialmente nel caso di danno grave, sarà assicurata una adeguata documentazione fotografica delle pari danneggiate.

L’intervento dovrà essere autorizzato dal coordinamento in quanto unico organo che possa deliberare sulle spese.

 

ARTICOLO 13 - ENTRATA IN VIGORE

Il presente regolamento è proposto dal coordinamento ed entrerà in vigore dopo  approvazione in assemblea.

 

ALLEGATO 1   -   Scheda utilizzo autoveicolo - percorso

 

 

 

Guardie Ecologiche Volontarie

 

TIPO AUTOMEZZO

 

 

TARGA ARGA

 

 

SCHEDA n. ________

 
 

 

RAGGRUPPAMENTO LEGAMBIENTE 

 

PAGINA

 

SCHEDA UTILIZZO AUTOVEICOLO – PERCORSO

 

DATA e ORA UTILIZZO

NOME COGNOME GELA

MOTIVO DEL SERVIZIO E PERCORSO

Km.

ALLA PARTENZA

Km.     ALL'ARRIVO

Km.       PERCORSI

DATA e ORA CONSEGNA

FIRMA OPERATORE

GELA

   
   

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

   
                                 

 

ALLEGATO 2   -   Scheda rifornimento carburante

 

 

 

 

Guardie Ecologiche Volontarie

SCHEDA CARBURANTE

 

n. ___________________

 

 

RAGGRUPPAMENTO LEGAMBIENTE 

TIPO AUTOMEZZO

PAGINA

TARGA

ALIMENTAZIONE

SCHEDA RIFORNIMENTO CARBURANTE 

DATA   RIFORNIMENTO

Km.

LITRI CARBURANTE

IMPORTO (€. )

LUOGO DEL RIFORNIMENTO

FIRMA OPERATORE

     

 

   

     

 

   

     

 

   

     

 

   

     

 

   

     

 

   

     

 

   

     

 

   

     

 

   

     

 

   

     

 

   

10 

     

 

   
                     

 


REGOLAMENTO PER L’ASSEGNAZIONE E L’USO DI APPARECCHIATURE DI TELEFONIA MOBILE DOTATE DI SIM 

Indice: 

Art. 1 – Oggetto del regolamento.. 2

Art. 2 - Criteri di assegnazione. 2 

Art. 3 - Obblighi 2 

Art. 4 - Accessori e sicurezza. 2 

Art. 5 – Condizioni generali 2 

Art. 6 - Rendicontazione e controllo.. 2 

Art. 7 - Criteri di conservazione e responsabilità dell’assegnatario.. 2 

Art. 8 - Disposizioni finali e transitorie. 2 

Allegato 1 – Modulo consegna cellulare con “SIM card”. 2 

Allegato 2 – Sottoscrizione di dichiarazione di conoscenza delle disposizioni del presente regolamento. Errore. Il segnalibro non è definito. 

Allegato 3 – Modulo presa in carico cellulari con SIM card.. Errore. Il segnalibro non è definito. 

Allegato 4 – Servizio di telefonia mobile - elenco numeri preferenziali 2 

 

Art. 1 – Oggetto del regolamento

Il presente Regolamento disciplina le modalità per l’assegnazione e l'uso delle apparecchiature di telefonia

mobile per le Guardie Ecologiche Volontarie che hanno in atto un rapporto di referenza nel raggruppamento Legambiente di Parma (che da ora saranno denominate G.E.L.A).

Art. 2 - Criteri di assegnazione

1. L'assegnazione del telefono cellulare di servizio é correlata all'insediamento in cariche istituzionali di particolare rilevanza o a particolari posizioni nell'organizzazione dei gruppi di lavoro.

Il telefono cellulare è assegnato dal Coordinamento, motivata da effettive esigenze di servizio, secondo i seguenti criteri:

a) esigenze connesse al servizio di pronta e prima disponibilità di alcuni membri del Coordinamento e di alcuni Referenti di gruppo di lavoro;

b) esigenze di rintracciabilità di Referenti di zona (cioè in diversi sedi), al fine di garantire il tempestivo intervento decisionale e le disposizioni operative indipendente dal Referente del gruppo di lavoro che coincide casualmente con le due Comunità montana o della zona Pianura;

c) esigenze di comunicazione da parte di Referenti con compiti specifici professionali, geografici e caratterizzati dalla necessità di rapido intervento per attività urgenti alle G.E.L.A interessate per appartenenza a gruppo di “pronto intervento” o per problematiche di dislocazione sul territorio.

Art. 3 - Obblighi

L'apparato telefonico dovrà essere utilizzato per le sole finalità di servizio all’interno dell’operato e del servizio delle Guardie Ecologiche Volontarie, nel rispetto dello Statuto e del Regolamento interno, i numeri vanno utilizzati e diffusi esclusivamente all’interno del raggruppamento con eventuale diffusione all’esterno solo se autorizzata.

Il telefono cellulare deve risultare attivo e raggiungibile, ovviamente se le condizioni tecniche “di copertura rete” lo consentono, durante tutto l’orario di lavoro, di reperibilità o di rintracciabilità della G.E.L.A assegnataria.

Art. 4 - Accessori e sicurezza

1. Al momento dell’assegnazione dell’apparecchiatura telefonica , sarà fornita anche una SIM card, con in dotazione un traffico voce, tra tutti i telefoni mobili forniti, gratuito ed illimitato senza erodere il pacchetto base. Si avrà inoltre a disposizione 250 min. (4 ore e 10 min)  per tutte le altre telefonate ad altri numeri.

2. La G.E.L.A titolare dell’apparecchiatura di telefonia mobile dovrà adottare, nell’utilizzo di tale strumento, tutti gli accorgimenti per la sicurezza individuale.

3 Il Coordinamento G.E.L.A non assume alcuna responsabilità per contravvenzioni o sinistri imputabili all’uso del telefono cellulare durante la guida di autoveicoli o altro utilizzo improprio.

Art. 5 – Condizioni generali

Il volontario G.E.L.A si impegna a usare ed a custodire con cura il terminale cellulare e relativa sim card, per tutta la durata dell’assegnazione e fino al momento della sua restituzione.

L'attività di manutenzione degli apparati telefonici è disciplinata dal contratto stipulato con il gestore assegnatario.

In caso di smarrimento/furto la G.E.L.A assegnataria dovrà provvedere al blocco della carta SIM, mediante utilizzo del numero di servizio del gestore, comunicare al gestore stesso il numero IMEI (localizzato sul retro dell’apparato) e, contestualmente, dare comunicazione dello smarrimento/furto all’A.G.R.L. E’ onere della G.E.L.A assegnataria provvedere alla denuncia ai Carabinieri nonché effettuare la comunicazione al Settore Affari Legali – Assicurativo e Contenzioso che provvederà al seguito di competenza verso la Compagnia di Assicurazione.

Al momento della cessazione delle condizioni che hanno dato luogo all’assegnazione dell'apparato telefonico, la G.E.L.A interessata dovrà restituirlo, entro 8 giorni, nella propria confezione, integro e completo di tutti gli accessori ricevuti.

Il mancato rispetto del termine per la restituzione comporterà il blocco della SIM, mentre la restituzione incompleta comporterà l'addebito del costo di riscatto dell'apparato telefonico.

Art. 6 - Rendicontazione e controllo

1. Ai fini del contenimento della spesa la Tesoreria attiva, in rispetto della normativa sulla tutela e riservatezza dei dati personali, un sistema di raccolta delle fatture relative ai singoli apparecchi telefonici e di verifica mensile del corretto utilizzo delle relative utenze (servizio SIM monitor).

2. In seguito a richiesta di giustificazione relativa ai numeri telefonici chiamati, la G.E.L.A utilizzatore dovrà comunicare i nominativi dei destinatari delle telefonate.

3. Per quanto concerne le fatture emesse dal gestore del servizio di telefonia mobile la Tesoreria, prima di procedere al pagamento, verifica che le stesse siano sottoscritte dalla G.E.L.A assegnataria del telefono cellulare, il quale con tale sottoscrizione dichiara che il traffico telefonico fatturato corrisponde a conversazioni effettuate nel rispetto del presente regolamento.

Art. 7 - Criteri di conservazione e responsabilità dell’assegnatario

1. Il cellulare di servizio è assegnato in uso alla G.E.L.A assegnataria che ne diventa custode e responsabile del corretto utilizzo.

2. L’assegnatario prenderà in consegna il telefono cellulare previa sottoscrizione di dichiarazione di conoscenza delle disposizioni del presente regolamento.

3. In caso di smarrimento o di furto la G.E.L.A assegnataria è tenuta a sporgere personalmente immediata denuncia alle autorità competenti e a dame successiva tempestiva comunicazione al Coordinamento.

4. L’assegnazione del telefono cellulare di servizio da luogo in carico alla G.E.L.A assegnataria alle medesime forme di responsabilità patrimoniale previste per i consegnatari di beni del Raggruppamento.

Art. 8 - Disposizioni finali e transitorie

1. Le spese per la telefonia mobile sono poste a carico del servizio Tesoreria.

2. Fino a nuova diversa disposizione del Coordinamento, la competenza per la gestione amministrativa dei procedimenti di acquisto delle apparecchiature di telefonia mobile, di assegnazione delle stesse nonché di liquidazione delle fatture di utenza, è attribuita alla Tesoreria medesima.

 

Allegato 1 – Modulo consegna cellulare con “SIM card”

La sottoscritta G.E.L.A ___________________________ dichiara, sotto la propria personale responsabilità:

- di essere a conoscenza di quanto riportato nel “Regolamento per l’assegnazione e l’uso delle apparecchiature di telefonia mobile” e di accettarne tutte le condizioni ivi previste, prendendo in carico le apparecchiatura di telefonia mobile sotto la propria responsabilità;

- di ricevere, unitamente alla copia del presente modulo compilato, quanto segue:

1) confezione originale contenente: n. 1 telefono cellulare, n. 1 scheda SIM, n. 1 batteria al litio, n. 1 caricabatteria, n. 1 auricolare, n. 1 libretto di istruzioni d’uso;

2) copia del “Regolamento per l’assegnazione e l’uso delle apparecchiature di telefonia mobile”, corredato dei relativi allegati nello stesso citati.

DATI G.E.L.A.

Nome

 

Cognome

 

Indirizzo

 

Numero decreto

 

Qualifica nel raggruppamento G.E.L.A

 

DATI DEL TELEFONO CELLULARE ED UTENZA ASSEGNATA

Tipologia cellulare

 

Codice cellulare

 

Categoria cellulare

 

Gruppo G.E.L.A di appartenenza

 

Numero utenza

 

Numero SIM

 

Data, _________________                                                                                   In fede

______________________________________

 

RESTITUZIONE TELEFONO CELLULARE E SIM ASSEGNATA:

Data, _________________               Firma del ricevente (____________________________________)

______________________________________

 

Allegato 2 – Servizio di telefonia mobile - elenco numeri preferenziali

numero telefonico

utilizzatore di riferimento

xxxxxxxxxxx

Presidente GELA

xxxxxxxxxxx

Vice-Presidente GELA

xxxxxxxxxxx

Tesoriere

xxxxxxxxxxx

Segreteria

xxxxxxxxxxx

Segreteria – Informatica

xxxxxxxxxxx

Protezione Civile

xxxxxxxxxxx

Zona montagna Ovest

xxxxxxxxxxx

Zona montagna Est

xxxxxxxxxxx

Zona pianura e collina

xxxxxxxxxxx

Bocconi avvelenati – Automezzi

 

xxxxxxxxxxx