Le Gela hanno dato un contributo fondamentale al corretto svolgimento della gara, dando un'immagine ambientale alla manifestazione stessa e facendo percepire ai partecipanti il massimo rispetto che devono avere per la natura.TheAbbotsWay_2010_Gela_Parma45_1

La presenza del nostro Raggruppamento a questa manifestazione a carattere "verde" ci garantisce l'immagine di volontari per il controllo dell'ambiente in diverse situazioni.

 

RESOCONTO DI Luciano Cresci referente Gela del servizio
"In occasione del passaggio nel territorio  borgotarese, della gara di ultra trail Abbots Way (Pontremoli - Bobbio); Sabato 1^ Maggio, alle ore 6,40, ci siamo ritrovati in 18 (diciotto ) GELA al parcheggio sella stazione FFSS di Borgo Val di Taro al fine di  dare un contributo alla buona riuscita della corsa.

 

Lo scrivente la spiegato gli ultimi dettagli e suggerimenti sul servizio da prestare, indi ognuno ha raggiunto la postazione  che gli era stata assegnata.

Il tratto di percorso su cui si  era garantita la nostra presenza iniziava al Passo del Borgallo (Confine Toscana /Emilia) per finire a Borgo Val di Taro con 17 postazione, più altro punto staccato (Postazione n.18) posta a San Cristoforo e vigilato dalla mitica Silvana.

Tutto si è svolto secondo  quanto previsto e accuratamente valutato nei giorni precedenti la gara.

 

 

Foto durante il servizio Gela all "The Abbors Way" Borgotaro

Si sono verificati due leggeri infortuni ad altrettanti concorrenti; il primo tra la postazione n. 3 (Toscani Ugo) e la n. 4 (Larini Mario), a monte del cimitero di Valdena e la seconda nella vicinanze dalla postazione n. 14 presidiata da Cerotti Gianmaria, in località Galoppina.

Alle 0re 12,40 circa si è concluso il servizio tra il Passo del Borgallo e Borgo Val di Taro, restando attiva la sola postazione di San Cristoforo (18) presidiata da Gavaini Silvana.

Il sottoscritto ha fatto visita a quest’ultima, la quale oltre al servizio di rito effettuato con molta diligenza.Mi sono fermato sino a che non passato il fine corsa (scopa), transitata alle ore  14,40 circa.

A questo punto è terminato nel migliore dei modi, il nostro servizio che avevamo assicurato e preparato con tanta cura e buona perizia.

Con grande soddisfazione dico che " La squadra ha giocato alla perfezione".

Tutte le GELA hanno dato esempio di  grande compattezza e capacità professionale, guadagnandosi numerosi elogi sul campo.

Personalmente sono stato più che soddisfatto di come si è svolto il servizio.

Bravi, bravi e ancora bravi.  Un grazie di cuore a tutti".

 

 

VIDEO Presentazione interviste 3° The Abbots Way 2010

Considerazioni finali

Riporto lo stralcio di un'intervista  giornalistica fatta da Sabina Terzoni  a Katia Fori, prima classificata delle donne nella tappa unica e undicesima assoluta:

«Ho appena partecipato all’Ultra Trail del Monte Bianco - ha commentato Katia Fori, pettorale 2 del team Kino Mana Sky Running, che ha concluso la Tappa Unica dell’Abbots Way in 17 ore, 56 minuti e 43 secondi arrivando al traguardo bobbiese mano nella mano col marito Nicola Alfieri, pettorale 3, anch’egli parmense - ma devo ammettere che questo percorso quest’anno è stato durissimo. L’anno scorso avevo corso in Twin Team con mio marito, ma la Tappa Unica è decisamente molto più impegnativa. Le discese sono state veramente toste, soprattutto alla Sella dei Generali, dove i sassi erano tremendi, e l’ultima discesa verso Bobbio. Il percorso, fortunatamente, è stato segnato molto bene, mentre l’organizzazione è stata ottima; tra i miei prossimi appuntamenti il primo agosto l’Ultra Trail sull’Adamello e il 12 settembre in Valle d’Aosta».

Altro stralcio interessante

Tra distese di primule, viole e bucaneve, complice la fioritura tardiva, i corridori hanno riscoperto la via percorsa da San Colombano nel 613 diretto a quella che sarebbe diventata la città di Bobbio, da lui fondata, senza dimenticare ancora corpose distese di neve, vento freddo e nebbia, soprattutto all’ultimo km del passo del Borgallo, a pochi passi da Borgotaro.

 

Tanti sono stati gli elogi ricevuti, ma per questo non c'è da fermarsi, anzi dobbiamo migliorare e sono convinto che siamo in grado di farcela.

Gli errori fatti  ci aiutano a non commetterli  più e le osservazioni costruttive sono indispensabili per continuare a crescere.

Un ringraziamento di cuore a tutti quelli che collaborando con me  hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.

A chi interessa vedere foto, articoli giornalistici, video, classifiche ecc. si colleghi a questo sito : www.piacenzasera.it

Borgo Val di Taro, 3  Maggio 2010 

 

 

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APPROFONDIMENTI
dal sito gazzettadiparma
 
dal sito piacenzainternet
 Storia della Via degli Abati:
 
 
 Era il 614 quando l´abate e santo irlandese Colombano fondò la celebre abbazia di Bobbio, poi centro europeo culturale e religioso, nonché grande studio ´scriptorium´ del medioevo.
 Fu a quei tempi che la «Via degli Abati» venne utilizzata dai monaci per il raggiungimento di Roma, oltre che dagli ecclesiastici irlandesi in pellegrinaggio alla tomba di San Colombano, e per il trasporto e la distribuzione dei prodotti dai possedimenti monastici di San Colombano verso i territori piacentini, le Valli del Ceno e del Taro, e la Toscana.
 Il percorso definito anche come francigena montana, collegava Pavia a Lucca, in un tragitto quasi rettilineo, ma superando numerosi ostacoli naturali come monti e valli, in un percorso dovuto al blocco bizantino contro i possedimenti longobardi.
 L´antica «Via degli Abati» collega le medievali Bobbio e Pontremoli, proseguendo per Roma, facendosi largo tra i millenari boschi, le gole e i torrenti degli Appennini tra le province di Piacenza, Parma e Massa-Carrara. Innumerevoli i borghi, le chiese, le rocche ed i luoghi rimasti immutati nel tempo, dove solo gli elementi naturali e l´abbandono dell´uomo hanno contribuito all´attuale fascino.
 Di notevole interesse storico e artistico, oltre al complesso abbaziale di Bobbio, sono il romanico ponte sul fiume Trebbia, importante corso d´acqua e silente testimone dell´epica battaglia che vide il condottiero Annibale vittorioso sulle truppe dell´Impero romano; la longobarda rocca di Bardi, edificata su di un suggestivo sperone di diaspro rosso, e gli eleganti rinascimentali e barocchi palazzi di Borgotaro, ed infine Pontremoli, antico centro medievale di traffici commerciali le cui alte torri ed antichi ponti, dominano le vallate della lunigiana, culla e dimora di antiche civiltà.
 La via di pellegrinaggio è curata dall´Associazione "Amici di San Colombano" di Bobbio inserita dal 2009 nella rete dei pellegrinaggi "Rete dei Cammini" che accoglie numerose associazioni italiane. Inoltre con il recupero della Via si svolge ogni hanno la maratona competitiva su lunghi percorsi "The Abbots Way", cui partecipano numerosi atleti di tutta italia e dall´estero.
 Il percorso della «Via degli Abati» è lungo 125 km, e ogni angolo cela una sorpresa per gli occhi, l´anima e il cuore di chi lo percorre.