Ricerca_persone_Lagoni_6Oggi martedì 28 giugno 2011 un nutrito gruppo di volontari (insieme a Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco) è intervenuto in località Lagoni, nei pressi di Bosco di Corniglio, per la ricerca di un quarantenne scomparso da una settimana, dopo il ritrovamento (il venerdì precedente) dell’automobile della persona scomparsa proprio nei pressi del rifugio Lagoni, lungo la strada Cancelli - Passo della Colla.

 

Ricerca_persone_Lagoni_34Dalle informazioni sommarie circolate tra i volontari sembrerebbe che lo scomparso si sia allontanato senza lasciare messaggi ai familiari.

 

 

 

 

Ricerca_persone_Lagoni_14Il punto di ritrovo stabilito per i volontari era il rifugio stesso, situato a quota 1340 metri sul livello del mare proprio a fianco dei Laghi Gemini detti anche Lagoni (due caratteristici laghi posti a dieci metri di dislivello l'uno dall'altro, probabilmente di origine mista tettonica e glaciale, all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano), da cui nasce uno dei corsi d’acqua (Parma dei Lagoni) che formano poi il torrente Parma.

 

 

 

Ricerca_persone_Lagoni_5Nei giorni precedenti lo scomparso era stato cercato seguendo i sentieri e le zone circostanti gli stessi, scandagliando anche i grandi laghi stessi e seguendo tutte le ipotesi di ricerca possibili (con l’impiego di numerosi elicotteri per la perlustrazione dall’alto delle vaste zone prive di vegetazione), nella speranza di ritrovarlo.

 

 

 

 

 

Ricerca_persone_Lagoni_49Viste le ricerche infruttuose, il Corpo Forestale dello Stato e i coordinatori dei volontari presenti sul posto hanno quindi unanimemente deciso di impiegare tutti i numerosi presenti, comprese varie unità cinofile e molti componenti del Soccorso Alpino, in un’azione di “rastrellamento” di una vasta zona impervia e difficoltosa, non ancora ben esplorata, per non lasciare nulla di intentato.

 

 

Ricerca_persone_Lagoni_52I volontari arrivati dalle 8 di mattina sono stati suddivisi in varie squadre, guidati da capisquadra muniti di radio ricetrasmittenti e moderni GPS, e si sono quindi avventurati lungo le pendici del monte Sillara risalendo faticosamente il pendio che sovrasta il Passo della Colla, in maniera da poter setacciare l’ambiente ostile con prudenza ma in modo il più possibile completo.

 

 

 

Ricerca_persone_Lagoni_61La fatica, il caldo e le condizioni del terreno hanno costretto i volontari a sforzi considerevoli, enormi pericolose pietraie e vaste placche rocciose hanno ostacolato e reso pericoloso il percorso rallentando di molto le operazioni di ricerca, ma anche i meno allenati e più svantaggiati nella salita hanno potuto dare il loro grande contributo senza una lamentela, con pazienza e gioia di sentirsi utili e importanti, tutti accomunati dall’obiettivo di un ritrovamento sperato.

 

Ricerca_persone_Lagoni_76Nelle prime ore del pomeriggio, completata la fase di perlustrazione del bosco, i volontari si sono ritrovati pian piano, ancora concentrati ma con ordine e molto silenziosi, nel luogo di partenza per rifocillarsi e fare il punto della situazione.

La scelta ormai pare sia probabilmente quella di interrompere le ricerche “a piedi”, dopo gli sforzi finora compiuti e vista anche la mancanza di altri elementi.

Ricerca_persone_Lagoni_69Il dispiacere per le ricerche infruttuose è stato compensato dalla soddisfazione di aver visto il funzionamento di una “macchina” ben organizzata: la competenza e professionalità dei componenti dei vari “Corpi” dello Stato, unita alla preparazione e disponibilità umana dei coordinatori e di tutti i volontari stessi, hanno lasciato tra i presenti grande ammirazione insieme alla consapevolezza dell’effettiva potenzialità del volontariato.

Il ritorno di ognuno alle proprie abitazioni è avvenuto con il convincimento di aver fatto tutto quanto era possibile, nei limiti che il territorio e i mezzi a disposizione hanno potuto consentire.

Video delle ricerche:

 

 

 

Immagini delle ricerche dell'uomo residente nel Reggiano ma originario di Parma, sull'Appennino tosco-emiliano nella zona del rifugio Lagoni nel Comune di Corniglio (Parma)

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Approfondimenti

Continuano in tre province le ricerche del 41enne disperso

mercoledì 29 giugno 2011

Battuti l'appennino parmense, toscano e anche la Val d'Enza. Stasera il caso di Massimo Galante su "chi l'ha visto?"

 

CAVRIAGO - Si continua a cercare da una settimana. Massimo Galante, 41enne residente a Cavriago (ma originario di Parma), aveva fatto perdere le proprie tracce mercoledì scorso. In questi giorni di continue ricerche si sono susseguiti appelli su appelli, ma non si è riuscito a sapere se c'è un perché dietro allimprovvisa scomparsa dell'uomo.

L'unica cosa certa è che l'auto ritrovata venerdì nel parcheggio del rifugio Lagoni di Corniglio, sull’appennino parmense, appartiene a Galante. Da quel momento le ricerche si sono intensificate in tutta la zona e anche sul versante toscano, dove si pensa che l’uomo possa essersi recato poichè profondo conoscitore della zona. Da sabato, quindi, vigili del fuoco, unità cinofile, protezione civile, soccorso alpino e altri volontari stanno cercando l'uomo spingendosi nelle ricerche dai cancelli di Lagdei alla Val d’Enza fino oltre il Passo della Colla nella zona del Monte Navert. Lunedì, poi, sono entrati in scena anche i sommozzatori dei vigili del fuoco che hanno scandagliato i due laghi presenti nella zona, mentre nella giornata di ieri alle ricerche si è unita anche una squadra di volontari dell’associazione “carabinieri in congedo” del Comune di Corniglio (Parma) coordinata dalla prefettura di Parma e dal comitato H24.

Val d'Enza, dove l'uomo risiedeva, ma soprattutto appennino parmense e toscano i luoghi in cui si sono concentrati gli sforzi maggiori dei ricercatori. I boschi del parmense sono stati battuti palmo per palmo, mentre proprio ieri il tratto in provincia di Carrara è stato sorvolato da un elicottero del Soccorso Alpino di Massa Carrara. La convivente di Galante ieri ha diffuso la fotografia dell’uomo con tanto di appello a chiunque abbia visto o incontrato l'uomo dopo il 22 giugno, nel reggiano o sull’appennino parmense, di contattare la stazione dei carabinieri di Cavriago allo 0522-371747. La famiglia ha anche contattato la trasmissione Chi l’ha visto? che si occupa di persone scomparse. Questa sera, quindi, la trasmissione su Rai Tre condotta da Federica Sciarelli si occuperà del caso mostrando sue fotografie, ricostruendo la dinamica della scomparsa e collegandosi direttamente con i parenti, che lanceranno un ennesimo appello nella speranza di poter rintracciare il proprio congiunto.